martedì 15 dicembre 2009

Opportunismo inopportuno

Giusto per scongiurare la visione profetica che l'immagine nel mio post precedente abbia in qualche modo potuto evocare, invito caldamente a considerarla nel contesto in cui l'ho collocata senza costruirgli addosso qualsiasi altro significato diverso da quello che originariamente gli ho dato come spunto per raggiungere la conclusione specificata nelle ultime righe di quello che successivamente ho scritto.

Il presidente del consiglio infatti è stato colpito da un cavalletto lanciato da una persona tra la folla.

All'epoca non si parlò di un clima pesante che si respirava nel paese forse perché non c'era nessuna dissidenza degna di questo nome a cui si doveva ingannevolmente attribuirlo.

No non mi sono lasciato trasportare da un sadico ironico cattivo gusto ma volevo, proponendo questo video, mettere in risalto e ricordare come possa essere strumentalizzato oggi lo stesso scatto d'ira o raptus di un singolo che evidentemente supera ogni limite anche se con esiti ben più gravi come quelli che purtroppo domenica hanno coinvolto il presidente del consiglio.

Etichettare la spiacevole vicenda come un'atto terroristico e specialmente attribuirne i mandanti morali è di per se un'atto provocatorio, irresponsabile e opportunista che chiama in causa e offende non solo chi è in politica o all'opposizione ma chiunque si è avvalso del diritto di obbiettare di criticare e di disapprovare le manovre di questo governo come è stato fatto nella piena legalità fino ad oggi.

E' necessario ribadire quest'aspetto ed evitare equivoci quando il tam tam della notizia la traduce in qualcos'altro come nell'edizione serale del tg 5 dove la premeditazione e gravità dell'episodio venivano paragonate a quelle dell'attentato al Papa amplificandone a dismisura la gravità fino a trasformare in pistola la statuetta del duomo.


sabato 12 dicembre 2009

Opinione pubblica e opinione privata


Ho postato questa immagine non per egocentrismo o presunzione ma per la convinzione che una opinione pubblica costruttiva nasca da una ricercata e disinibita opinione personale.

Ultimamente le notizie si susseguono con una velocità tale da travolgerci fino al punto da non aver il tempo di realizzarle metabolizzandole a pieno ma questo forse non è un male se pensiamo alla possibilità di poterne parlare in seguito a mente fredda e dopo aver ascoltato varie campane.

Alcuni scandali sessuali hanno investito figure istituzionali negli ultimi mesi ma a quanto pare alcune si dimettono e altre no.

Quello che mi spinge a parlare di questo nasce dalla meraviglia che ho avuto nel constatare come alcune persone hanno considerato video autentico, quella che era la ricostruzione del caso Marrazzo, fatta sulla base dell' ordinanza di custodia cautelare, trasmessa ad anno zero nella puntata del 29/10/09, quando nella stessa puntata si ricorda che il video "corpo del reato" quello originale per intenderci non è mai stato reso pubblico.

Anche se viene da pensare che tutto sommato sia la stessa cosa non è così perché il video originale potrebbe mostrare sfaccettature diverse che una ricostruzione non è in grado di dare e addirittura potrebbe ridimensionarne alcuni aspetti fermorestando la responsabilità che deriverebbe dall'uso di stupefacenti.

Qualcuno ha provato in qualche modo a capitalizzare la cosa per recuperare una certa credibilità sostenendo che il video non è stato reso pubblico per pudore e rispetto ma in molti come me penso abbiano sorriso di fronte a quest'affermazione.

Lo scandalo venuto fuori in questo caso e duplice perché se da un lato coinvolge il Presidente della regione Lazio dall'altro mostra abusi di potere che sono ugualmente gravi ma che evidentemente non sono degni di attenzione visto che dei personaggi primi autori del ricatto non viene resa pubblica alcuna informazione se pur imputabili di reato.

La morte del trans Brenda rende poi oggi il tutto più triste, offuscato e funesto.

Nel riflettere su questo scandalo e considerandolo generalizzando di sinistra sono andato a ripercorrerne un'altro, altrettanto recente, che secondo la stessa assurda e paralizzante logica potrebbe essere considerato di destra e cioè quello di Berlusconi e Patrizia D'Addario.

E' forte la tentazione in questo caso di classificare quest'ultima come la paladina della riscossa dalla precoce e ritrovata guarigione morale e ritrovato senso del pudore.

Non ho mai creduto fino in fondo a questa sensazione tanto che mi è passata del tutto quando ho scoperto che, a differenza del caso Marrazzo, qui le registrazioni ci sono e sono audio, pubbliche e potete trovarle su you tube ma tra tutte queste due sembrano essere particolarmente scottanti.


Quello che ho pensato nell'ascoltarle è che se una persona premedita di smascherare eventualmente qualcuno e sapendo che lo sta registrando non si comporta in modo tale da esaltarne la virilità lasciando intendere doti a cui francamente con tutta la buona volontà mi riesce difficile immaginare.

Forse chi ha intuito il favore che avrebbe fatto al presidente ha preferito non parlarne affatto ma io ho voluto farlo perché per certi aspetti la vicenda somiglia più ad una sottile operazione di rilancio d'immagine.

Mentre infatti le allusioni al vigore sessuale sono assai esplicite e numerose, della promessa di mandare gente sul cantiere come afferma la D'Addario, cosa che avrebbe dato un decisivo risvolto penale alla faccenda, non vi è traccia.

Inoltre quando si parla di soldi non si parla di rapporto sessuale e viceversa tutte situazioni al limite del reato come in un copione scritto da un'avvocato.

Allora siccome non si può affidare la propria fiducia a chi sventola la propria dignità a seconda delle situazioni in un paese in cui ultimamente si strumentalizza la violenza sulle donne tanto che la sola condizione di esserlo viene spacciata da alcune come alibi e attenuante, ho cercato per quanto possibile di capire chi fosse Patrizia D'Addario prima di quella che ormai si può già definire notorietà.

Mi sono inizialmente imbattuto in questo.

E' la stessa D'addario , come si vede in questa intervista ad anno zero,che alla sua candidatura per le comunali della Puglia di quest'anno non da troppo risalto quando invece c'è l'ha, visto che era inserita in una lista appoggiata dal Pdl e ne era ben cosciente e consapevole.

Onestamente inizio ad essere stanco di questo fintotontismo dilagante specialmente quando una persona che fa della sua premeditazione pietra miliare non riesce a carpire nelle registrazioni quello che avrebbe davvero preoccupato il sistema che per anni ha condiviso e che improvvisamente voleva smascherare.

Viene da chiedersi quindi se in questo gioco delle parti il presidente e la escort non siano sempre state dalla stessa visto che dello scandalo non rimane altro che un premier dalla rinnovata virilità e una squillo dalla ricambiata notorietà.

Si può arrivare a questa conclusione e rendersi conto che può essere stata studiata a tavolino se inquadriamo questi due scandali come lo sfruttamento del principio del contrasto di cui ho parlato in questo post sulla comunicazione persuasiva.

Questo principio interviene nella percezione umana e interviene al di là della nostra volontà e influisce sulla differenza che avvertiamo fra due cose relativamente diverse presentate in successione.

Ora per il tipo di cultura e costume che c'è nel nostro paese oggi c'è una certa differenza tra l'andare a mignotte e l'andare a trans anche se in entrambi i casi inaccetabile se si tratta di figure istituzionali.

La seconda situazione è considerata comunque leggermente più squallida.

Questa differenza è minima e trascurabile se i due eventi fossero stati resi pubblici lontani fra loro nel tempo ma il solo fatto che siano venuti fuori uno dopo l'altro la sta amplificando tanto da degradare ulteriormente una figura e nella stessa misura rivalutarne l'atra ovviamente quella del nostro presidente del consiglio.

Tanto per essere sintetici questa è l'immagine che meglio rappresenta il principio del contrasto.



Se tutto questo può considerarsi una campagna allora gli obbiettivi sono stati raggiunti in parte visto che stiamo qui a parlarne.

Il dissenso infatti c'e nel nostro paese forse molto più di quanto si possa immaginare tanto che una parte è sceso in piazza il 5 dicembre a Roma in una manifestazione di cui condivido lo spirito, i principi e l'ispirazione e trasporta nella realtà un movimento nato in internet.

Non mi piace però identificare il popolo che ha manifestato come il popolo della rete perché sarebbe come dare un limite a qualcosa che è infinito almeno quanto i nostri sogni le nostre idee, le nostre realtà e le nostre aspettative.

La scelta del no b day mi ha lasciato però un po' stupito visto che foneticamente è molto simile al no v day che ne da il significato opposto come anche il colore viola se inteso come ultraviolet protagonista del film fantascientifico del 2006 girato dal regista Kurt Wimmer potrebbe spingerci ad affidare ancora una volta la nostra speranza ad una figura retorica che l'ha già tradita e continuerà a farlo se è la stessa proposta negli ultimi anni dal sistema che ci si prefige di cambiare.

Osservazione dovuta visto la facilità con cui si potrebbe associare l'attrice protagonista alla solita icona bionda, la fiammetta, la luna, il mare, la reginetta verginella tanto per intenderci colei per la quale siamo tutti pazzi non importa come la si chiami ma è sempre in terza persona che fin troppo spesso media e corporation si rivolgono al pubblico nella produzione e trasmissione dei programmi facendo dell'Italia il paese di barbie e della madonna manager.

Cose da cambiare ci sono e sono fin troppe ma bisogna d'altra parte difendere quello che già abbiamo, i nostri diritti e specialmente quello di poter comunicare liberamente sulla rete senza pressioni censure e intimidazioni di nessun tipo solo così si può arrivare a prendere atto di quello che è giusto per tutti.

Che Berlusconi si faccia processare sarebbe quindi un buon inizio ma limitare il problema solo a questo sarebbe come rinuciare a capire il potere che ha portato alla sua ascesa e che potrebbe scegliersi un nuovo candidato su cui puntare.

Lo spirito che a mio parere è da non perdere è quello di non usare mai, pur riconoscendone il potenziale, le stesse armi del sistema perché si rischia di diventare ciò che si stava combattendo.

martedì 20 ottobre 2009

Senza parole

Come non essere d'accordo su chi ha definito questo episodio come un "pestaggio mediatico".

Quando la corda si stringe mette in evidenza la condizione imprescindibile in cui hanno sempre operato i giornalisti a comando e anche se è squallido spiare una persona lo è ancora di più quando è evidente che si cerca di costruire su di lui una immaggine completamente e appositamente distorta. Si fa confusione quando si lascia intendere di essere leggittimati ad agire in questo modo dalla convinzione che lo stesso sia stato usato anche contro chi gli paga lo stipendio.

Chi ragiona in questo modo fa di due pesi due misure dimenticando che le varie "peste e corna" di cui, è noto, si è reso protagonista il presidente del consiglio, sono venute fuori in eventi di risalto internazionale e sotto gli occhi di tutti.

Ma anche nello scandalo di Villa Certosa non si è certo usato la stessa modalità o almeno non si è mai arrivati a tanto.

La triste vicenda offende comunque l'intelligenza di una grossa parte della tv e cioè quella che è a casa a guardarla anche se forse riflettendoci bene qualche anno fà sarebbero stati molti di più quelli che avrebbero abboccato a servizi del genere senza neanche rendersene conto ma questo chi può dirlo.

venerdì 2 ottobre 2009

Closed studio

Non amo soffermarmi su certe notizie quando si commentano da sole ma l'edizione di studio aperto del 30/09 alle ore 12:25 non può non essere ricordata in questo blog visto che mette in risalto la leggerezza spesso denunciata con cui un certo giornalismo si preoccupa di informare la gente a casa.

Mi riferisco in particolare al servizio sullo tsunami abbattutosi sulle isole Samoa che trovate qui.

A tutti può capitare di sbagliare ma non quando si fa parte di un'azienda che porta in tribunale un sito web per illecita diffusione di file video e audio di sua proprietà e poi sfrutta quelli degli altri per fare informazione e trarne profitti in pubblicità facendo a meno anche della figura del buon vecchio inviato speciale.

Questa volta la cantonata è stata grossa perchè bastava aspettare un po' e leggere i commenti su youtube del video in questione montato nel tg per rendersi conto che si riferiva ad un'altro eccezionale evento calamitoso accaduto all' heineken festival.

Un'errore che comunque incrina l'attendibilità delle notizie fornite da studio aperto anche se come accade sempre in questi casi la responsabilità e l'imbarazzo viene smorzato da programmi come striscia la notizia che come al solito minimizza scherzandoci su.

Dal tg satirico ci aspettavamo lo stesso trattamento che viene riservato a chiunque venga colto da loro in fragrante, almeno avremmo scoperto se anche i giornalisti di studio aperto gli avrebbero spaccato le telecamere.

L'edizione completa del tg la trovate qui anche se nulla vieta che in futuro non sia più visibile visto che dopo due tre giorni finisce tra i più votati i più visti o non so dove.

Per questo motivo lascio qui il link del servizio su youtube.

Ora questo mio post sarebbe finito qua se non fosse che proprio oggi il video che il tg di italia uno, non accorgendosi che era un fake, pensava furbamente di usare come scoop senza nemmeno mettere la testa al di fuori dello studio, è stato rimosso da youtube come spesso accade ultimamente per "violazione dei termini e condizioni d'uso".

Per coprire l'incompetenza di giornalisti blasonati si censura una persona comune.

Certo, è l'utente di youtube ad aver sbagliato e non studio aperto che ha trasmesso un filmato senza nemmeno accennare al fatto che era tratto da internet.

"Le prime immagini arrivate" solo queste le parole pronunciate per introdurre il servizio.

Dove finisce la parola copyright in questi casi.

Forse il video che portava come titolo tsunami Samoa poteva sembrare di cattivo gusto ma non è per coprire a dir poco una profonda negligenza che venga decretata tale sentenza.

Se non si fosse presa una tale cantonata il video sarebbe stato rimosso?

Se hai un computer e ti colleghi alla rete web sai che può farlo chiunque a priori e questo è un dato di fatto e lo spirito con cui la si utilizza lo stesso spirito e coscienza con cui la gente carica filmati su youtube e la garanzia di tale materiale è in parte affidata al fatto che tramite i commenti i video di risposta o in qualsiasi altro modo chiunque può criticarlo, rettificarlo, smentirlo e se questa opportunità viene disabilitata dall'utente ne vieni messo a conoscenza.

Che il video in questione sia stato cancellato potrebbe essere quindi anche giusto se però nei tg o anche nei programmi in generale andassero sempre in onda le scritte in sovraimpressione :

Le telefonate da casa sono disabilitate o sottoposte a selezione.

Non esiste nessun indice di gradimento per quello che state guardando.

Ancora una volta invece si vuole omologare una sistema che per natura, storia e metodo è completamante diverso applicando alla rete criteri che appartengono ad un'altro tipo d'informazione o sediciente tale per giustificare qualcosa che altro non è che censura.

Questo è forse l'effetto della causa mossa da mediaset di cui ho parlato in questo post e che sta mettendo il tuo tubo sotto lo schiaffo non si sa bene di quale ente persona o ideolgia. Il sospetto che un tg abbia il potere in un modo o nell'altro di censurare i video solo perchè dimostrano leggittimamente una certa scarsa professionalità è intollerabile.

Il video che su youtube non c'è più lo trovate qui sotto e portava come titolo tsunami Samoa e qualcos'altro.

Mi dispiace non poter riproporre i commenti e il nome del canale che non ricordo.




Approfitto di questo episodio per un'osservazione che volevo fare da tempo.

E' da notare come, ma forse in molti ci avranno fatto caso, almeno un terzo delle edizioni di studio aperto è dedicato spesso nel finale al gossip o a notizie di poco conto e quasi infantili che potrebbero essere più appropriatamente contenute in altri spazi.

La sensazione che può dare questo tipo di struttura se non ci si informa in altri modi è che non ci sia altro di meglio di cui parlare come se le notizie del giorno siano solo quelle date fino a quel momento tanto da dover occupare il rimanente tempo con notizie banali specialmente quando alla fine si ribadisce che non ci sono altri aggiornamenti.

martedì 22 settembre 2009

Convegno scie chimiche nel cielo


Sabato, 26.09.09, ore 16-20,

Aula Consiliare - Comune di Ladispoli

P.zza G. Falcone - Ladispoli

Relatori:

16 - 16.45
Prof. Corrado Pala & Prof. Vittorio Iori (Gestori del sitohttp://www.cieliliberi.blogspot.com ):
"Tre anni d'impegno civile per capire e lottare contro il fenomeno delle scie chimiche"

17 -17.20
Dr. Francesco Grossi (Geologo, collaboratore scientifico Uni 3 Roma):
"Inquinamento da bario ed alluminio"

17.30 -17.50
Danilo Lindiner ( Ricercatore indipendente – Forum Palermitano) :
"Quello che non dobbiamo dimenticare"

18-18.20
Prof. Dr. Ferrante ( Docente Fisica Generale – Uni- Bologna):
"Scie Chimiche tra mito e realtà"

18.30 - 18.50
On. Sandro Brandolini (Parlamentare – Camera dei Deputati):
"Scie Chimiche in Parlamento"

19 - 19.20
Prof. Dr. Giuseppe Genovesi (Dipartimento di Fisiopatologia Medica Policlinico Umberto I- Roma):
"PNEI dell’entanglement"

19.30 - 20
Dibattito - Moderatore: Dr. Raffaele Cavaliere


INGRESSO LIBERO


Associazione IN CAMMINO O.N.L.U.S., Via Capri 7, 00055 Ladispoli, Tel./Fax 0039 069910811

C.F. 91056360588; Uff. del Registro Civitavecchia, 10.03.09 n. 1026 serie 3

martedì 15 settembre 2009

La strambata della RAI

Qualcosa di molto inconsueto sta accadendo nella televisione di Stato alla vigilia della messa in onda di programmi come Report, e Anno Zero.

E' del 9/9/2009 infatti la notizia data da Milena Gabbanelli su La Stampa che la RAI avrebbe intenzione di togliere la copertura legale al programma.

Nell'intervista dice infatti.

«E' stata manifestata apertamente dalla Rai l’intenzione di toglierla e non capisco perchè, visto che finora non abbiamo perso una causa. Mi auguro che a breve il segnale sia chiaro, in un senso o nell’altro».

Inoltre aggiunge.

«La trasmissione ha una sua specificità. Gli altri programmi sono realizzati da autori contrattualizzati e quindi la tutela legale è automatica.

Report, invece, è fatto da collaboratori, che per la maggior parte sono sempre gli stessi da tredici anni e che realizzano in proprio le inchieste per conto della Rai. Ovviamente si tratta di prodotti concordati con la rete. «Questo metodo di lavoro - spiega ancora Gabanelli - è stato individuato dall’inizio perchè permette di concentrare quasi tutto il budget sul prodotto: è una scelta di economicità».

Quanto alla tutela legale, «nel corso del tempo, visto che arrivavano tante cause pretestuose, si è arrivati alla condivisione della difesa, con un avvocato unico per l’azienda e per Report».

Da http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200909articoli/47144girata.asp

Per Anno Zero il discorso è diverso come si legge dal sito

http://www.annozero.rai.it/R2_HPprogramma/0,,1067115,00.html#

Niente spot per l'inizio della trasmissione previsto per il 24 settembre.

Ho sempre apprezzato l'impegno in questi due programmi di raccontare fatti e notizie con il giusto contraddittorio, cercando di mantenere una certa oggettività rispondendo solo al rispetto dell'etica e della passione per il proprio lavoro.

Un'impresa difficile quando si lavora in un'azienda il cui c.d.a viene scelto da una commissione parlamentare e in un mondo dove ormai parlare di etica fa sorridere.

Il fatto che Report possa essere costretto a chiudere per un'azione del genere è un fatto grave da qualsiasi parte politica lo si guardi semplicemente perchè l'informazione non è politica e fino ad ora la trasmissione non mi pare abbia dimostrato il contrario e se in futuro ne avrò il sospetto spero di avere ancora la libertà di poterne parlare su questo blog.

Bisogna mettere in risalto il fatto che ci sono responsabilità che non sono da attribuire al caso perchè sono state fatte delle scelte nella piena consapevolezza delle loro conseguenze.

Il discorso in questo senso dovrebbe essere girato al direttore generale della rai Mauro Masi.

Fortunatamente sembra esserci gia una mobilitazione ed in rete ho trovato alcune iniziative che trovate ai link qui sotto.

http://ilmiopaesealtrove.blogspot.com/2009/09/report-senza-copertura-legale-rivolta.html

http://www.unonotizie.it/7096-lecce-100-avvocati-per-report-italia-cento-avvocati-pronti-a-difendere-gratis-i-giornalisti-di-report-rai.php

Anche per Anno Zero il fatto che non venga ancora fatta pubblicità è singolare e commercialmente parlando non ho mai visto un'azienda che non pubblicizza i propri prodotti.

La cosa più curiosa è il fatto che spesso si vuole attribuire a questi programmi erroneamente un'identità politica quando obbiettivamente non ne hanno.

Anzi pensandoci bene ad Anno Zero ricordo l'ampio spazio dato ad esempio a Ghedini anche se di solito non è tanto carino invitare una persona e ritrovarsi di fronte il suo avvocato.

Ma ancora più grave è il fatto che non siano stati rinnovati alcuni contratti come dalla lettera di Santoro indirizzata al direttore generale della Rai Mauro Masi e al direttore di Rai due Massimo Liofredi che trovate di seguito.

http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=131542

Sicuramente c'è gente che pensa di essere estranea a queste vicende ma oggi Santoro, la Gabbanelli.... e domani?

E più che domani è stasera infatti che la prima puntata di Ballarò non andrà in onda per uno speciale di Porta a Porta sull'Abruzzo.

Dando per scontato che a nessuno dispiace sentir parlare della ripresa del popolo abruzzese ci si domanda se era davvero necessario stravolgere il palinsesto in questo modo.

Questo è il genere di situazioni che mette la gente uno contro l'altra e non è una cosa sana.


venerdì 11 settembre 2009

8 anni di menzogne


Sono passati solo 8 anni da quel tragico evento eppure il nostro ricordo di quel giorno sembra essere vecchio di 30.

Il dolore aiuta a dimenticare in fretta ma forse in questo caso ha contribuito il fatto che dopo un'iniziale borbandamento smisurato di immagini e di notizie, nell'evidente difficoltà di affrontare un dibattito serio che non fosse subordinato alle versioni ufficiali, i media ne hanno iniziato a parlare sempre meno e spesso strumentalizzando la commozione a discapito della ragionevolezza.

Questo post è per non dimenticare che dell' 11 settembre non ci è stata ancora detta la verità.

sabato 5 settembre 2009

Homo Sapiens

Quest'anno per le ferie estive abbiamo assistito ad un panorama mediatico molto più ricco rispetto alla messa in onda di film datati come di solito accadeva un tempo in questo periodo.

Difficile attribuire questo lavoro straordinario alla crisi quando è risaputo che a certi livelli non è certo lo stipendio a destare preoccupazione.

Oltre che alla Gossip Matrix estate sono andati in onda svariate puntate di Super Quark dove in alcuni casi gli autori e presentatori si sono premurosamente scomodati nell'occuparsi della nostra salute mentale fornendo un'interpretazione della teoria del complotto che lo rilega ad un banale fenomeno culturale che ha origine esclusivamente come risposta psicologica ad una incapacità di accettazione razionale della realtà.

Questo può essere vero in certi casi ma non lo è sempre come invece sembra suggerire il servizio del 30/7/2009 che trovate qui sotto.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e1206ad4-33f7-4ec0-8ec2-6913ccd8e796.html

Se estendessimo questa interpretazione a tutti i grandi eventi della storia allora saremmo spinti a pensare che il tritolo per Falcone è caduto casualmente da un camion militare che passava da quelle parti, che il volo I-Tigi sui cieli di Ustica è stato squarciato da un piccione o che Moggi nelle sue telefonate stesse giocando semplicemente delle bollette alla Snai.

Inoltre non viene presa in considerazione la nostra capacità di discernimento che fa da bilanciere nell'individuazione di un complotto

L'argomento che naturalmente è scelto a caso sembra diventare parte di un'intento quando a meno di un mese nella puntata del 20 agosto si ritratta questa volta in modo più diretto il complotto accostandolo a leggende metropolitane o al trucco di un fachiro introducendo il cicap in un'egocentrismo che lo pone addirittura al di sopra delle innumerevoli interrogazioni parlamentari sulle scie chimiche.

E' fin troppo evidente il tentativo di screditamento che si sta attuando ad opera di personaggi che invece di informare la gente si preoccupano di confonderla approfittando della propria notorietà per marchiare come stupidi chiunque si faccia delle domande e dia delle risposte che anche se ampliamente documentate non sono quelle da loro confezionate.

End game

Un'interessante documento che da una dimensione alla forte probabilità e sensazione che eventi politici ed economici possano essere orientati da poteri che agiscono al di fuori della sovranità popolare e democratica.

Il fatto che alcuni facciano fatica ad accettare un'eventualità del genere non dimostra affatto che non sia plausibile.

E' comunque dovere morale di tutti riuscire a comprendere e reagire quando vengono messi in discussione i diritti fondamentali dell'uomo.

Il filmato è diviso in 14 parti vi consiglio di vederle tutte.

lunedì 31 agosto 2009

Ogni riferimento a cose o persone è puramente voluto

Allo stesso modo con cui vari segnali viaggiano sullo stesso cavo per essere codificati e decodificati alla partenza e all'arrivo una comunicazione che sia verbale non verbale o visuale può essere utilizzata per mandare diversi messaggi anche completamente diversi fra di loro. I meccanismi per fare tutto questo, utilizzando come strumento la polivalenza di significato di parole e immagini, sono da sempre l'allegoria, la metafora, i doppi sensi e le allusioni.
Tutte figure retoriche volte a creare un particolare effetto e che creano diverse chiavi di lettura, uno esplicito e letterale e uno più implicito e sottinteso che si presta però ad una maggiore ambiguità e suggestionabilità.
Questo modo di comunicare non è di per se dannoso ma è solo un'altro modo di farlo che ha comunque radici antiche.
Cristo ad esempio lo utilizzava attraverso le sue parabole e se ne è sempre assunto la piena responsabilità.
Essendo solo un modo di comunicare può essere utilizzato in modo "innocuo" e costruttivo o in modo "offensivo" e distruttivo allo stesso identico modo in cui utilizziamo qualsiasi altro tipo di comunicazione.
C'è forse però una differenza sostanziale nella figura retorica: è, per la sua arbitrarietà, in certi casi socialmente e giuridicamente difficilmente dimensionabile proprio perchè non è ufficialmente riconosciuta come linguaggio vero è proprio per la moltiplicità di interpretazioni a cui si presta e offre a chi la produce la possibilità di esimersi dalla responsabilità del significato che si vuole trasmettere.
Per questa sua caratteristica viene ad esempio spesso usata nelle organizzazioni criminali per il trasporto delle informazioni anche a carattere intimidatorio.
Chiedere una quota per assicurare un negozio ad esempio può essere metafora del pizzo anche se letteralmente non lo è.
Spesso però sono il contesto e l'esperienza degli interlocutori a fornire l'interpretazione e se la richiesta partisse da un'uomo con pistola a seguito o di cui conosciamo i precedenti allora il senso sottinteso della frase appare più chiaro.
Ampliando il discorso si capisce che utilizzando una serie di parole o immagini dandogli un senso sottinteso si può instaurare una comunicazione che si svolgerà su un piano metaforico basato sulla tacita accettazione e riconoscimento di un codice di significati.
Qui sotto ne trovate un piccolo esempio.


In questa comunicazione è racchiusa non solo la metafora ma la figura retorica in generale con allusioni e doppi sensi che creano l'allegoria.
I due protagonisti stanno esprimendo un punto di vista intimo perchè il loro freno inibitore è cancellato dalla consapevolezza che possono in qualsiasi momento tirarsi indietro affermando che il senso della frase era un' altro, ossia quello letterale e convenzionale, con questo espediente è molto facile quindi parlare senza temere di subire le conseguenze di quello che si dice.
Questa mancanza di responsabilità è utile se serve a raccontare la verità tenendola nascosta a chi vuole soffocarla ma che succede se si racconta una menzogna tenendola nascosta a chi cerca la verità?
Inoltre la metafora così come la retorica ci aiuta ad esprimere e sintetizzare concetti ma forza anche la nostra volontà di accettarli e condividerli perchè crea una suggestione data da una forte carica espressiva.
Ma un'informazione, un concetto, un'idea, non è più vera se raccontata metaforicamente.
Tuttavia oggi siamo quasi invogliati ma talvolta costretti ad usare la metafora più delle parole tanto che nelle persone si è sviluppata una forte propensione a cercare a tutti i costi un significato diverso o sottinteso di un discorso trascurando quasi del tutto quello ovvio e letterale.
Ora questa premessa era dovuta per poter esporre successivamente il mio punto di vista e permettere una giusta interpretazione di quello che ho scritto e che scriverò evitando ogni possibile strumentalizzazione o distorsione dei contenuti di questo blog e sarò sempre presente per argomentarne su richiesta qualsiasi passaggio.
A volte mi domando come mai la scritta "ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale" fosse fatta scorrere nei titoli di alcuni ormai vecchi film e soprattutto come mai quella scritta oggi non esista più.
Forse si era capito il rischio di fraintendimento che si poteva scatenare nello spettatore lo stesso rischio che qualcuno a visto come opportunità per dire o far vedere una cosa e sottintendere una persona o una realtà senza di fatto risponderne in prima persona.
La Metafora e la figura retorica in generale può assumere un carattere occulto o subliminale proprio per la suggestione che è in grado di creare fornendo un'altra realtà che anche se sfuggente e non convenzionale tenderà ad imporsi come vera.
La pubblicità occulta radiofonica televisiva o su carta stampata non è prerogativa solo degli oggetti ma può essere fatta anche utilizzando la figura retorica e allegorica per sponsorizzare persone, idee, realtà e punti di vista tanto che oggi è curioso notare come molti nel loro vivere quotidiano adottano sempre più spesso, nel parlare o anche nella scelta di indumenti e cose personali simboli di riferimento come il sole e la luna, il mare il leone, il rosso e nero le lettere M,G,F,e come sempre più spesso le corporation spingano e insistano nel produrre oggetti e pubblicità con queste caratteristiche.
Se siamo sensibili a questi segnali è perchè sono stati ripetuti esasperatamente almeno negli ultimi 8 anni nei principali mezzi di comunicazione e pubblicitari in modo più o meno evidente ma comunque costante e non affatto fortuito.
Se poi questi simboli nei discorsi, figure, programmi e spot vengono esposti in modo duale e allusivo suggeriscono la chiave di lettura di una comunicazione metaforica che potrebbe collegarli a due persone reali e persino ad una storia romantica tra le due.
Anche il nome di una conduttrice Maria de Filippi che presenta 4 programmi su 10 potrebbe fare da metafora ad una coppia se siamo stati abituati ad intenderla in quel senso.
In seguito come il fiocco diventa valanga questo scenario potrebbe aver coinvolto chiunque fosse in grado di capirne o decodificarne il senso soprattutto se viene ribadito anche nella vita reale al di fuori dei mezzi che l'hanno prodotto diventando un dato di fatto mai successo senza ricordare più quando ha avuto origine.
Perdonate la metafora ma siamo tutti liberi di farla.
L'innamoramento è la condizione migliore per la manipolazione di un'individuo quando siete innamorati non vi fate domande e non nutrite sospetti, cedete facilmente a qualsiasi richiesta e
accettate volentieri qualsiasi compromesso.
Questo è uno stato d'animo positivo ma più vulnerabile e può essere anche provocato proprio per essere usato contro di voi.
Quindi giusto per scongiurare il pericolo di false realtà create per indurre questo stato ricordo che se pensate alla pace come il compimento dell'unione tra il sole e la luna e cioè tra le due persone che metaforicamente vi sono state indicate come tali è falso.
Se vi siete resi conto che altre persone intendono questi simboli come li intendete voi non c'è niente di mistico o divino è solo una figura retorica diffusa da un potere forte allo stesso modo di un'informazione.
Se vi hanno fatto credere che è giusto tacere a fin di bene è falso il silenzio è sempre mafioso e chi vi insegna a mentire non vi stà dicendo la verità.
Siamo tutti vittime inconsapevoli di una fiducia strappata con l'inganno da promesse intuibili ma mai chiare ed esplicite e per questo non rivendicabili.
Stiamo vivendo in modo perpetuo la condizione di chi si aspetta da un momento all'altro un chiarimento eternamente e volutamente procastinato nel tempo la carota davanti al cavallo, erba sempre fresca per le pecore destinate al macello.
E' possibile che sia stata diffusa metaforicamente una storia romantica surreale che pur promettendola non vedrà mai la fine perchè verrebbe a cadere lo scopo per cui è stata creata, il controllo dell'opinione pubblica.
Una storia di cui alcuni hanno imparato a godere negli anni tanto da sviluppare un senso di assuefazione che li spinge ossessivamente a diffonderla attraverso il linguaggio ma spesso perfino mediante abbigliamento, colore e taglio di capelli fino a sostituirla alla vita reale screditando ed emarginando chi non lo fa con la presunzione di sapere tutto della vita e persino quello che è bene per gli altri, una sicurezza tale che quando viene messa in discussione crea panico e disorientamento in questi soggetti che iniziano a sbattere ripetutamente contro un muro come giocattoli caricati a molla.
Attualmente c'è il pericolo che venga cancellata qualsiasi etica o morale pur di perpetrare questo stato emotivo che provoca comunque un forte piacere.
Se così fosse sforzatevi di fare un passo indietro perchè la strada intrapresa non porta altro che ad un'angoscia ridondante interrotta a tratti da intensi momenti di gioia.
Forse proverete la frustrazione di chi capisce di essere stato ingannato ma farà da trampolino ad una condizione più serena dell'animo.
La comunicazione metaforica se non letteralmente discussa e non correttamente interpretata può creare castelli di carta che faranno più male quanto più si mostreranno nella loro fragilità.
Nulla vieta che i simboli di riferimento possano cambiare nel tempo al cambiare degli eventi così ad esempio al nero si potrà sostituire il blu ma sarà riconoscibile perchè oltre ad essere un colore per convenzione maschile verrà probabilmente accostato al rosso in un contesto duale.
Essendo comunque un tipo di comunicazione la metafora potrebbe essere anche usata per screditare una figura a vantaggio dell'altra così magari trasmettendo un servizio in tono sarcastico sul leone che consideriamo il re della foresta ma che rischia, per via dell'inquinamento, di fare la fine del topo con la polpetta avvelenata è chiaro che si tenta di sminuire per non dire intimidire la persona reale che ad esso abbiamo eventualmente collegato.
Ora c'è solo da chiederci dov'eravamo quando abbiamo lasciato montare telecamere in ogni punto delle nostre città quando abbiamo accettato concetti come le guerre di pace, lo sciopero virtuale, la patente ciclabile, il lavoro a tempo, l' immigrazione clandestina, l'aranciata senza arancia che rendono bene l'idea del futuro che si prospetta.
Come mai chi pur conoscendo i nodi cruciali che governano il sistema non ve ne ha parlato prima lasciando che la suggestione che viviamo in un mondo giusto continuasse a crescere.
Un popolo civile non ha i militari per strada ma dovrebbe lasciare che i propri rapporti sociali vengano orientati secondo le regole del buon senso e del vivere comune e non dalla minaccia di un fucile.
La responsabilità dei crimini non può essere affidata sempre al singolo individuo evitando accuratamente di prendere in considerazione quella del sistema.
Si fanno leggi così inverosimili che la gente pensa che mai verranno applicate ma poi si ritrovano privati dei punti della patente mentre sono in bici e sembrano cascare dalle nuvole.
Siamo diventati così egocentrici e presuntuosi tanto da non riconoscere e ammettere la truffa anche quando ci viene sbattuta in faccia senza più curare la nostra dignità e il rispetto per gli altri.
Chi ha utilizzato il vittimismo e i sensi di colpa per plagiare gli individui oggi deve delle spiegazioni a tutti noi perchè mentre ci proponeva un mondo d'amore stava contribuendo a crearne uno dominato dall'odio e dalla repressione in un vile doppio gioco dai contorni inquietanti.
Il vero strumento per dominare le persone sono le affettivita, le paure e le ambizioni sono questi i coefficienti sui quali la gente si basa per effettuare le proprie scelte nella vita.
Una storia fantastica che passi attraverso i popoli è lo strumento perfetto il catalizzatore e volano per l'instaurazione di un nuovo ordine mondiale talvolta sussurrato dai media e da alte cariche dello stato e introdotto furtivamente creando l'esigenza di nuove regole, di un'ordine che sarà però secondo due classi sociali una ristretta e dominante ed una più ampia ma dominata.
Questa calma apparente questa libertà vigilata non è pace ma l'espressione di una società narcotizzata a cui viene nascosta e distorta continuamente la realtà.
Non lasciate che altri commentino il mio blog al posto vostro ma traetene voi le conclusioni per poi confrontarle.
Occhio però a distinguere bene chi sono i persecutori e chi i perseguitati perchè c'è chi potrebbe ribaltare completamente queste due figure allo stesso modo in cui chi intuisce e segnala un pericolo viene denunciato per procurato allarme.
Questo post come tutto il blog del resto è solo una fionda come risposta al fuoco di un bazooka e diffidate di chi vuole farvi credere il contrario.
Forse molti mi odieranno tanto più avranno creduto alla metafora del nuovo millennio ma per chi avverta un perenne senso di disagio e si chieda come fare per combatterlo vi faccio notare che se siete arrivati a questo post qualcosa la state già facendo cercando di capire quello che succede intorno a voi senza cedere alla volontà di chi vuole seppellire tutto sotto un'alone di mistero.

martedì 14 luglio 2009

sabato 27 giugno 2009

Telepatia frontiera violata

Silent Talk nei campi di battaglia la nuova arma è la telepatia


La tecnologia immaginata dai vertici militari americani dovrebbe intercettare i segnali emessi dal cervello dei soldati nel momento in cui le parole vengono pensate e trasmetterle correttamente al destinatario senza passare dalla bocca

di ALESSIO BALBI


Dai campi di battaglia del futuro, tra il fischio delle pallottole che fendono l'aria, il boato delle granate che esplodono, il fragore

degli elicotteri che volano bassi, potrebbe sparire un suono che ha caratterizzato le guerre da prima della polvere da sparo: quello della voce umana. La Darpa, l'agenzia del ministero della Difesa statunitense che si occupa di sviluppare le tecnologie militari dei prossimi decenni, ha finanziato un progetto che prevede l'uso della telepatia come mezzo di comunicazione tra i soldati. Battezzato "Silent Talk", il programma ha l'obiettivo di "consentire la comunicazione tra utenti su un campo di battaglia senza l'uso della voce, attraverso l'analisi dei segnali neurali", come si legge in uno stralcio di documento riportato dal sito della rivista Wired. Il Pentagono ha destinato al progetto 4 milioni di dollari, che vanno a sommarsi agli ulteriori 4 milioni che l'esercito americano aveva stanziato un anno fa per indagare, insieme alla University of California, la possibilità della cosiddetta "computer-mediated telepathy".

Alla base dell'idea c'è la consapevolezza che le parole e le frasi, prima di venire pronunciate, si formano nella mente, mettendo in moto un complesso processo il cui esito ultimo è l'emissione dei suoni. La tecnologia immaginata dalla Darpa dovrebbe intercettare i segnali emessi dal cervello nel momento in cui le parole vengono pensate e trasmetterle correttamente al destinatario senza passare dalla bocca.

La tecnologia per trasformare le onde cerebrali in comandi interpretabili dai computer ha fatto negli ultimi anni enormi progressi, soprattutto in relazione all'assistenza dei disabili. Sono ormai realtà i prototipi di protesi ortopediche e sedie a rotelle comandate con la mente, così come i sistemi che permettono di comporre frasi attraverso una tastiera senza il bisogno di toccarla. Ma il progetto "Silent Talk", per avere successo, richiede ben altri progressi: prima di tutto, bisogna trovare il modo di estrarre parole e concetti da un elettroencefalogramma. Poi bisogna capire se tra i segnali neurali di individui differenti esistano pattern comuni o generalizzabili. Infine, c'è da costruire un sistema in grado di decodificare questi segnali e trasmetterli a breve distanza. In prospettiva, il sistema immaginato dal Darpa potrebbe servire anche al contrario, cioè per intercettare i pensieri del nemico direttamente alla fonte.


Nata nel 1958, la Darpa ha la missione di sviluppare tecnologie futuristiche di applicazione militare, spesso destinate ad avere effetti dirompenti in ambito civile: i ricercatori del Pentagono furono i primi a occuparesi del programma spaziale statunitense, poi affidato alla Nasa. Nel 1969 crearono Arpanet, un sistema di comunicazione tra computer che sarà il primo nucleo di internet.


(17 maggio 2009)


Articolo di Repubblica che trovate a questo link:

http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/tecnologia/telepatia-militare/telepatia-militare/telepatia-militare.html


Quella della telepatia è la frontiera violata dallo studio sulla lettura del pensiero i cui risultati vengono non troppo pubblicizzati.

Stando ai dispositivi prodotti ad esempio dalla Emotive Systems fondata nel 2003 in California dal neuroscienziato Allan Snyder , da Neil Weste per la tecnologia Pioneer e da due imprenditori Tan Le e Nam Do la lettura delle emozioni è una realtà ampliamente affermata.

Mediante l'uso di una cuffia è possibile comunicare mentalmete con una macchina o un pc rivelando implicitamente che esiste una tecnologia in grado di leggere quanto meno le nostre emozioni e intenzioni sfruttando dei neuromisuratori capaci di rilevare evidentemente le più piccole variazioni di corrente e di campo del nostro cervello. Segnali dell'ordine di 10¹ Tesla per quanto riguarda i campi magnetici. La Emotiv introduce concetti come la comunicazione non consapevole e interfaccia uomo macchina proponendoli come un nuovo modo di giocare ai videogames ma la stessa tecnologia potrebbe essere usata su vasta scala a livello militare per il controllo del "nemico" ma anche in modo illecito e occulto sulla popolazione civile per il controllo e il monitoraggio dell'opinione pubblica.

Tutto questo apre grossi interrogativi sul diritto alla privacy e sulla libertà del nostro essere individuale nella società.

Lo stato della California con la sua università nota per la collaborazione con il DARPA nella creazione dei primi nodi Arpanet sembra essere all'avanguardia nello studio di queste nuove tecnologie anche se le stesse vengono sviluppate dall'altra parte del globo ad esempio dalla Cyberlink di Taiwan.

giovedì 25 giugno 2009

La Metamorfosi


I media in generale stanno cambiando ma non sarà solo il frutto di un'evoluzione tecnologica, naturale e democratica ma il risultato dello scontro di chi intende continuare a condividere e di chi vuole continuare a possedere.
Oggi internet il medium per eccellenza potrebbe prestarsi agli stessi meccanismi che gia muovono i media tradizionali.
Ma dove nasce la rete?
Ogni volta che ci si interroga sulla tecnologia che usiamo si ha la sensazione di averla rimediata al mercatino dell'usato militare.
Internet ad esempio nasce negli anni sessanta all'indomani delle conquiste spaziali russe dall'esigenza della Darpa, Defence Advanced Research Projects Agency degli Stati Uniti di sviluppare la ricerca e di ampliare le potenzialità dei computer creando un sistema standard che permettesse di collegarli l'uno all'altro in una rete decentrata, favorendo lo scambio di dati in breve tempo anche a grosse distanze, garantendone in questo modo la sicurezza anche in caso di attacco nucleare.
All'epoca infatti scambiare dati tra vari calcolatori non era cosa affatto semplice visto che utilizzavano programmi, formati e tecnologie spesso molto diverse tra loro.
L'idea di una rete globale di computer venne esposta per la prima volta nel 1960 in una pubblicazione scientifica "Man Computer Symbiosis" dal docente del "Massachusetts Institute of Technology" di Boston Joseph Licklider ma i finanziamenti per la sperimentazione vennero in seguito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti con il progetto Arpanet realizzato dall'IPTO (Information Processing Techniques Office) gestito in pricipio dallo stesso Licklider fino al 1964 anno nel quale Paul Baran della Rand corporation pubblica "On distributed communications network" in cui descrive una rete invulnerabile ad un attacco termonucleare e il "packet switching" tecnologia sulla quale appunto si basa Arpanet e gia introdotta nel 1961 da Leonard Kleinrock.
Le sue teorie trovarono conferma nel primo vero collegamento tra due computer effettuato da Lawrence Robert e Thomas Marril nell'ottobre del 1965 quando vennero scambiati dati tra un tx-2 a Lexington, Massachussets ed un an/fsq-32 a Santa Monica per conto dell'IPTO diretto gia da un anno da Ivan Shuterland che lascerà il posto a Robert Taylor nel 1966.
Nello stesso anno l'Arpa stanzia 1 milione di dollari per il progetto Arpanet ma è nel 1967 che si delinea l'ultimo tassello che porterà alla nascita della prima vera rete delle reti.
Wesley Clark suggerisce infatti di utilizzare una sottorete di minicoputer tutti uguali, compatibili e dedicati esclusivamente alla trasmissione e ricezione di dati, da utilizzare come interfaccia tra i computer e la rete.
Il vantaggio quindi stava nel fatto che i calcolatori avrebbero dovuto imparare solo il linguaggio della sottorete anzichè quello di tutti gli altri collegati.
I minicomputer presero in nome di IMP (Interface Message Processor) e nel 1968 Lawrence Robert nel frattempo assunto dall'IPTO ne definì le specifiche ai costruttori tra i quali la società BBN che consegnò non senza problemi il primo l'anno successivo.
Il primo settembre del 1969 il computer Sigma-7 con sistema operativo sex inizia a comunicare con il suo IMP creando di fatto un primo nodo.
Lawerence Robert diviene il quarto direttore dell'Arpa.
A Leonard Kleinrock fu affidato nei mesi successivi il compito di creare il primo collegamento da computer a computer fra l'Università della California di Los Angeles e lo Standford Research Institute che nell'ottobre di quell'anno diedero vita ai primi due nodi di Arpanet.
Da questo momento in poi i nodi andarono via via crescendo con il terzo e il quarto nodo rispettivamente presso l'università di Santa Barbara e dello Utah.
Nel 1972 i nodi erano 37 e andavano crescendo in modo esponenziale passando negli anni dal vecchio protocollo NCP a quello TCP/IP (Trasmission Control Protocol) ideato nel 1974 da Vinton Cerf e Robert Kahn della Stanford University sul quale ancora oggi opera Internet.
Vista l'entità che la rete aveva raggiunto e preoccupato per eventuali buchi nella sicurezza il Dipartimento della Difesa statunitense ne scorpora nel 1983 la porzione militare costituendo Milnet e lasciando Arpa-Internet esclusivamente alla ricerca. In questo periodo molte sono le organizzazioni che aderiscono alla rete dalle università alle aziende informatiche senza contare i paesi d'oltre oceano come la Gran Bretagna e la Norvegia che in realtà gia lo erano dal 1973 con il vecchio protocollo, un successo tale che la NSF (National Science Foundation) la utilizza come dorsale per una rete propria la NSFNET ed è proprio a questa agenzia civile che viene affidata la responsabilità della connessione quando nel 1990 il Dipartimento della Difesa interrompe il finanziamento di Arpanet. Gli anni ottanta videro anche la nascita dello standard DNS ancora oggi in uso grazie all'idea di Paul Mockapetris e Jon Postel di associare un nome simbolico a un indirizzo IP.
Dal 1991 in poi la NSF apre internet all'uso commerciale che prenderà il sopravvento con il proliferare dei server provider che porterà alla chiusura di NSFNET nel 1995 e alla nascita del World Wide Web (grande ragnatela mondiale) implementata dal'HTTP (Hypertext Trasfer Protocol) risultato degli studi di Tim Berners Lee del CERN che introduce il meccanismo client - server gettando le basi anche del linguaggio HTML.
L'Europa quindi anch'essa parte attiva nel contributo allo sviluppo della rete effettua la sua prima connessione con il protocollo TCP/IP attraverso il CERN di Ginevra nel 1989 dopo aver aggiornato la rete UUCP esistente.
Nel 1992 il numero dei nodi supera il milione e viene fondata la Internet Society come supporto allo sviluppo di internet.

Fonti :
http://www.pinzani.it/storia-internet.php
http://www.geocities.com/cnalin21205/media-internet/media-internet.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Internet
http://museo.cs.unibo.it/la_nascita_di_internet.htm

Gli interessi che hanno portato alla sua nascita sono stati sicuramente di natura scientifica e provenienti da vari enti e soggetti ma come spesso accade per le ricerche scientifiche è stata finanziata per portare i suoi "vantaggi" soprattutto in ambito militare.
Tuttavia lo spirito di condivisione con cui gli utenti hanno accolto questo nuovo modo sterminato di comunicare ha caratterizzato la rete fino ad oggi grazie anche alla sua struttura decentralizzata che favorisce questo tipo di utilizzo.
Esiste un'enormità di modi per condividere file in rete e chiunque ne ha voglia e tempo può condividere la propria cultura le proprie idee e conoscenze.
E' vero che su internet si trova di tutto ma anche di più e se da una parte si trovano contenuti di dubbio gradimento d'altra parte si ha la possibilità di esprimersi e comunicare in un modo che non ha limiti e precedenti e che potrebbe portare ad una radicale rivoluzione culturale. Per certi versi internet è lo specchio del mondo proprio perchè dentro c'è di tutto e chiunque senza distinzioni offrendo che ci piaccia oppure no una panoramica virtuale della società globale.
E' chiaro che tutto questo superato certi limiti diventa un problema per chi ha fondato il proprio potere sull'ignoranza altrui.
Ora non so' se dipenda da questo oppure no, fatto stà che la filosofia con cui la gente fino ad ora ha fatto uso della rete sta cambiando. Si avverte una specie di boigottaggio che va dalle cause intentate contro siti web agli episoidi di esaltazione alla mafia di dubbia spontaneità, dalla censura occulta all'utilizzo di un linguaggio più offensivo e volgare in generale, spesso anche nei commenti dei blog tanto che spinge i loro autori ad un'eccessiva moderazione.
Non dimentichiamo poi che gli stessi meccanismi che valgono per gli altri media potrebbero valere anche per la rete se non la si confronta e discute nella vita reale. Inoltre molta pubblicità sta abbandonando le piattaforme convenzionali per finire nel web e potrebbe essere sfruttata per alimentare la solita velletaria ambizione legata al denaro e che spesso i poteri forti legati alle lobby utilizzano per manipolare gli individui. Si arriva persino alla pubblicità occulta in discussioni che appaiono essere spontanee.
Quello che è strano è che tutto questo accade proprio quando su internet vengono fuori verità scomode ed una più ampia coscienza del mondo che ci circonda circostanza non prevista forse da chi è abituato/a a reprimere.
Non mi lusingherei troppo infatti della libertà che la rete vanta di essere visto che i poteri forti che hanno contribuito a crearla potrebbero avere oggi una tecnologia di gran lunga superiore basti pensare tanto per fare un esempio a software utilizzati gia da parecchi anni per individuare parole chiave perfino nella posta elettronica.
Tuttavia per la sua imprevedibilità e la velocità con cui girano le notizie internet rimane difficile da controllare ed è forse la realtà più vicina a quello che intendiamo per democrazia se non smetteremo di condividere e partecipare.
Cambiamento del tutto strutturale invece quello che riguarda la tv che sta passando gradualmente al digitale terrestre.
La nuova soluzione che vede la codifica del segnale mediante decoder si presta, a dispetto di una visione più nitida e pulita, ad una più ampia possibilità di criptazione e di vendita il cui limite è segnato solo dal tempo. Quello che fino ad ora eravamo abituati a considerare gratuito potrebbe diventare presto a pagamento e se questo può più o meno fare parte delle "regole del commercio" potrebbe sollevare enormi contrasti se metterà in discussione il diritto all'informazione.
D'altra parte la nuova tecnologia offre la possibilità di una vera pluralità del servizio televisivo visto i numerosi canali che mette a disposizione e precisamente 100 per ogni tradizionale frequenza terrestre ma il numero non conta se ad occuparli saranno sempre gli stessi.
Ci troveremmo di fronte ad offerte diverse riproposte una volta sola o ad un'offerta unica riproposta più volte ?
La maggiore interattività per il momento sembrerebbe riguardare solo la promozione e l'aquisto di programmi e prodotti in tempo reale rimarcando ancora una volta l'unidirezionalità della comunicazione caratteristica della tv.
Quello che generalmente è chiamato switch-off analogico iniziato con la Sardegna passando per il Lazio ma che riguarderà gradualmente tutta l'Italia non è una novità ma fa parte di una precisa richiesta della Commissione Europea che fissa come termine ultimo per il passaggio l'anno 2012 ma considerando la scadenza per l'anno 2006 fissata dalla legge 66/2001 siamo in ritardo.
Il cambiamento riguarda anche gli USA dove secondo le stime diffuse dall'osservatorio sulle tv locali e nazionali
il 2,2% avrebbe scelto di fare a meno della tv rinunciando ad acquistare un decoder.

sabato 30 maggio 2009

martedì 12 maggio 2009

Falsi bersagli

Permettetemi il riferimento prettamente militare ma di questo si tratta, purtroppo in ambito civile, quando per più di una settimana viene data in pasto all'opinione pubblica ansiosa di risposte l'ennesimo palliativo.

Mi riferisco al puerile pettegolezzo della presunta figlia/amante del presidente del consiglio spacciata per la vera primadonna.

La facilità con cui questa notizia è stata scovata, diffusa e blandamente arginata, considerando l'usuale insabbiamento di fatti e cose a cui siamo abituati,ci suggerisce di guardare con più attenzione per non scartare l'eventualità che sia stata data la risposta sbagliata ad un'interrogativo giusto. 

L'idea che esistano davvero donne insospettabili sedute al banchetto del potere forse è stata presa in considerazione ma sicuramente non è di questa napoletana che stiamo parlando visto che lo scandalo non va oltre la tristemente dubbia moralità del presidente del consiglio. 

E' importante ricordare che la  bramosia di potere e la smania di imporre non sono prerogativa dei soli uomini ma fanno parte di una  filosofia di vita che grava su chi non la conosce o non la condivide.

Qualcuno ha portato avanti la notizia costretto dal fatto che lo facevano tutti, qualcun altro per dovere di cronaca, altri invece per mostrare giustamente aspetti non affatto irrilevanti della vita del presidente del consiglio che non siano quelli canonici proposti ormai quotidianamente da alcune tv.

Stupisce comunque l'ingeniutà con cui Noemi Letizia ha rilasciato dichiarazioni allusive che avrebbero potuto mettere in crisi il suo papi del quale la sua famiglia è amico da anni.

A parte l'occasione per non parlare d'altro assistiamo ad un comportamento incomprensibile  dei protagonisti in una situazione insomma dovuta al caso ma che potrebbe avere anche una sua ragione di essere.


sabato 25 aprile 2009

Notizie prestampate


Questo era un trafiletto che è apparso sul quotidiano gratuito City di Roma il 23 aprile :


No nubi su Mosca stanziati 1,5 milioni


Nonostante la crisi economica e il boom di disoccupati, il Comune di Mosca stanzia 1,5 milioni di euro per garantire un cielo sereno due volte l’anno (con aerei che sparano sopra le nuvole una sostanza speciale): il 9 maggio (vittoria nella II Guerra Mondiale) e la prima domenica di settembre (festa di Mosca).


Qui trovate la notizia in formato digitale sul sito del giornale.


Poche righe per definire una tecnologia ad alto impatto ambientale e sociale.

Spazio concesso o negato a chi si domanda se questa è la scoperta o la sua parziale rivelazione.

Notizie date nel tempo con pillole amare che vogliono farci ingoiare a tutti i costi.

Non siamo nuovi a questa normalità dell'eccezzionale qualche tempo fa nel tg 1 accadde la stessa cosa nell'indifferenza e incredulità generale.

Ma non bisogna andare tanto indietro nel tempo per scoprire che l'argomento indirettamente viene toccato più spesso di quanto si possa pensare.

Nella trasmissione "Mi manda rai tre" del 17 aprile si è tentato di esaurire la polemica che evidentemente insorge sulle errate previsioni del tempo.

L'interrogativo proposto in modo scherzoso è argomentato in studio dal Ten.col. Guido Guidi e dal Col. Costante De Simone del servizio metereologico dell'aereonautica, dal climatologo Luca Mercalli e dal metereologo Andrea Giuliacci.

In dieci minuti si passa dalla supposta validità delle previsioni che tutti si aspettano alla loro incertezza che le riduce a non oltre due giorni tanto che se ne avanza addirittura una soppressione che stride con il tempo e il denaro speso dall'aereonautica negli anni.

Molti dei presenti in studio si sono trovati in altri momenti a giustificare in modo non convincente le scie chimiche quindi sono a conoscenza del fenomeno ma non sò se hanno mai visto i servizi e gli articoli come quelli sopra.

Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensano.

Il dibattito è quanto mai aperto basta non illudersi che una M rossa messa in bella mostra nel titolo del programma possa essere sinonimo di garanzia.

La puntata è qui nel sito di "mi manda rai tre" ma stranamente i video non si caricano. Bisognerà acquistarli ?

Ho trovato però sul sito dell'aeronautica militare il servizio completo che potete guardare qui.

Aggiunto il 26-4

In quest'ultimo è stata tagliata l'introduzione interessante di Rocco Papaleo e la parte iniziale mentre

i video nel sito del programma sembrano essere visibili senza problemi forse un mio difetto di plug-in o un ritardo nell'aggiornamento delle puntate.