lunedì 20 maggio 2013

Dalle stelle alle stalle

Spesso ci si chiede come mai, nonostante la gravità e l'evidenza, certi argomenti vengono sfiorati dai media e subito dopo lasciati cadere nel dimenticatoio. Come mai non si riesce a dare una svolta decisiva affrontando nel merito le questioni, come mai le continue denunce vengono  sistematicamente minacciate dal silenzio.
E' forse la persuasione una delle risposte a queste domande?
E' doveroso a tal proposito ricordare un'intervento che anche se legittimo e normale, negli attuali media di massa diventa coraggioso.

 
                           
Ricordare soprattuto come il coraggio si sia potuto trasformare in questo.


Avete il vostro bagaglio culturale, le vostre informazioni e tutti gli strumenti per verificarle, giudicate voi.
Quello che peso io?
Che ogni riferimento a persone o cose è puramente voluto.

lunedì 6 maggio 2013

La Corazziera

A questo indirizzo trovate le dichiarazioni rilasciate su Repubblica dalla presidente della Camera Laura Boldrini in cui denuncia le numerose minacce ricevute.
Repubblica.it
Io sono tra gli uomini che amano le donne, ma di noi ormai nessuno parla più, come se fossimo una categoria in via di estinzione. Eppure esiste.
Il titolo del post dedicato chiaramente alla presidente della Camera vuole essere un'incentivo al suo coraggio senza entrare nel merito delle scelte politiche.
Ma veniamo al dunque. Da dove arrivano queste intimidazioni.
Non appare almeno all'apparenza una distinta rivendicazione politica, una motivazione, ammesso che sia accettabile, sul piano razionale. Qui siamo di fronte all'attacco della persona sfruttando lo stupido prototipo della donna oggetto.
In questo mio post irraggiungibile avevo già parlato di una figura retorica diffusa da un centro di potere che dai media tradizionali stava riversandosi in internet amplificandone la suggestione.
Tradotto significa che tutti quelli che fino a quel momento avevano guardato la tv accettandone lo sdoppiamento di significato che poteva essere stato diffuso stavano apprestandosi ad utilizzare la rete non come mezzo nuovo di conoscenza ma come strumento per imporre quella propria stessa falsità.
Riferendoci alle istituzioni è come se questa gente partecipasse alla vita politica del paese non con l'articolazione di contenuti e soluzioni in una visione futura e virtuosa del paese ma come il televoto della propria subliminalbeniamina.
Tradotto significa che a queste persone non interessa la strada politica da intraprendere, per loro l'importante è godere della sponsorizzazione della barbiegesùcristo. Sono i soliti seguaci del nulla quelli che pensavano di spostare tutte le festività al Lunedì perché era stato adottato come convenzione il nome "luna" per la propria beniamina.
In realtà questa non è ne barbie ne gesùcristo questa è solo maria la bionda e la Presidente Laura Boldrini fortunatamente non gli somiglia per niente.
Per dare ancora un po' di valore a quello che dico, come se ce ne fosse ancora bisogno, volevo riproporvi un'episodio estrapolato dalla vita reale.
Nell'immaginario collettivo le pubblicità della TIM evocano i propri testimonial. Per anni sono state Michelle Hunziker e Fiammetta  Cicogna. Negli ultimi tempi poi la scelta era ricaduta su Neri Marcorè che ridimensiona grandi miti e personaggi del passato in un contesto satirico.
Da un punto di vista ampio e metaforico siamo ancora in presenza di una coppia tipica diciamo di un lui e lei nell'immaginario collettivo.
Guardate cosa succede quando per un attimo la TIM decide di cambiare stereotipo.


E' Singolare perché l'autore di quelle scritte sembra utilizzare gli stessi metodi usati contro la Boldrini.
Sembra in essere una totale arbitrarietà nella considerazione delle donne e cioè se evocano una certa icona sono tutte belle e nel caso contrario sono tutte troie.
In questo post Colpi di coda avevo parlato di femminilismo.
Oggi colgo l'occasione per affermare che è il prodotto di una piaga ben più grave il femminicidio.
Può sembrare paradossale ma le due cose si nutrono l'una dell'altra.
A causa di uomini che esercitano violenze sulle donne in quanto tali, si alimenta il risentimento di queste ultime contro il genere maschile in quanto tale.
Penso di parlare a nome di gran parte degli uomini dicendo che non siamo tutti così e che certe morbosità non dipendono fondamentalmente dal sesso di una persona.
Siamo quelli che amano le donne ma non ne siamo succubi, siamo uomini, compagni di vita e vostri più preziosi alleati.
Proprio per questo ribadisco il mio pieno sostegno alla presidente Laura Boldrin affinché una manciata di psicopatici non prendano il sopravvento sulle garanzie che abbiamo avuto fino ad oggi nel comunicare.
La sfida è proprio questa non rinunciare, per un branco di idioti vigliacchi, alle piene potenzialità di uno strumento di comunicazione come internet.