sabato 27 novembre 2010

No toxic gas No scie chimiche

Ottimo titolo ricavato da uno degli striscioni che sabato 20 novembre sono stati esposti in piazza dei Santi Apostoli a Roma per manifestare contro le scie chimiche.

Altre foto e video le trovate sul sito http://cieliliberi.blogspot.com/

Non si capisce come mai a volte si incontra una sorta di pudore e negazione a priori in certe persone quando viene toccato quest'argomento mentre nelle sue varie sfaccettature suggerisce che almeno una cosa è certa, qualcosa di disumano sta accadendo nei nostri celi e non solo.

Considero le scie chimiche e la geoigegneria come il discorso dei discorsi dei nostri tempi.

La Manipolazione parziale o totale di eventi atmosferici e geofisici usata illecitamente corrisponderebbe alla manipolazione occulta di eventi socioeconomici di uno o più paesi.

Si potrebbe scoraggiare una manifestazione o una protesta, limitare o distruggere questa o quella produzione agricola, sospendere partite di calcio, favorire e sfavorire l'uscita in piazza di questo o quel politico senza pensare ad azioni più devastanti e localizzate e al rischio per l'ambiente e la salute umana.

Da questo si può dedurre che la libertà e il benessere di un paese sarebbe subordinato a questa nuova tecnologia se solo se ne facesse o se ne è già fatto un uso strumentale ed occulto.

Ognuno di noi ha il diritto di pensarla come vuole ma ditemi sareste disposti a lasciare queste eventualità, anche se fossero remote, alla fiducia o al caso in piena epoca di collusione di interessi senza prima aver esaurito ogni dubbio?

No perchè di dubbi c'è ne sono fin troppi considerando anche la recente inchiesta per riciclaggio e corruzione che coinvolge ENAV e Finmeccanica.

Ecco il cappello della notizia dal sito ansa

ROMA - Appalti sospetti, affidati senza gara pubblica, e sovrafatturazioni per la creazione di fondi neri. L'Enav e' nella bufera dopo che i suoi vertici, l'ad Guido Pugliesi e il presidente Luigi Martini, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Roma.

In realtà l'argomento era stato già ampiamente trattato nel programma Report andato in onda domenica 21 novembre.

Programma del quale ho criticato una puntata in altra occasione ma senza cadere in una successiva generalizzazione che non permette la comprensione di realtà spesso molto articolate e trasversali.

In un mondo dove o sei o zuppa o pan bagnato, dove spesso ci si schiera a priori, dove tutto va sempre dannatamente bene, dove la gente ha il sorriso sulle labbra e le lacrime agli occhi, dove spesso all'obiettività si sostituisce l'ipocrisia dello spirito di contraddizione, dove la menzogna è diventata lecita rischiamo di dimenticare quei diritti e quei valori difficili da difendere proprio perché liberano tutti.

Spero davvero sia giunta l'ora di aprire definitivamente questo vaso di Pandora.