sabato 25 aprile 2009

Notizie prestampate


Questo era un trafiletto che è apparso sul quotidiano gratuito City di Roma il 23 aprile :


No nubi su Mosca stanziati 1,5 milioni


Nonostante la crisi economica e il boom di disoccupati, il Comune di Mosca stanzia 1,5 milioni di euro per garantire un cielo sereno due volte l’anno (con aerei che sparano sopra le nuvole una sostanza speciale): il 9 maggio (vittoria nella II Guerra Mondiale) e la prima domenica di settembre (festa di Mosca).


Qui trovate la notizia in formato digitale sul sito del giornale.


Poche righe per definire una tecnologia ad alto impatto ambientale e sociale.

Spazio concesso o negato a chi si domanda se questa è la scoperta o la sua parziale rivelazione.

Notizie date nel tempo con pillole amare che vogliono farci ingoiare a tutti i costi.

Non siamo nuovi a questa normalità dell'eccezzionale qualche tempo fa nel tg 1 accadde la stessa cosa nell'indifferenza e incredulità generale.

Ma non bisogna andare tanto indietro nel tempo per scoprire che l'argomento indirettamente viene toccato più spesso di quanto si possa pensare.

Nella trasmissione "Mi manda rai tre" del 17 aprile si è tentato di esaurire la polemica che evidentemente insorge sulle errate previsioni del tempo.

L'interrogativo proposto in modo scherzoso è argomentato in studio dal Ten.col. Guido Guidi e dal Col. Costante De Simone del servizio metereologico dell'aereonautica, dal climatologo Luca Mercalli e dal metereologo Andrea Giuliacci.

In dieci minuti si passa dalla supposta validità delle previsioni che tutti si aspettano alla loro incertezza che le riduce a non oltre due giorni tanto che se ne avanza addirittura una soppressione che stride con il tempo e il denaro speso dall'aereonautica negli anni.

Molti dei presenti in studio si sono trovati in altri momenti a giustificare in modo non convincente le scie chimiche quindi sono a conoscenza del fenomeno ma non sò se hanno mai visto i servizi e gli articoli come quelli sopra.

Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensano.

Il dibattito è quanto mai aperto basta non illudersi che una M rossa messa in bella mostra nel titolo del programma possa essere sinonimo di garanzia.

La puntata è qui nel sito di "mi manda rai tre" ma stranamente i video non si caricano. Bisognerà acquistarli ?

Ho trovato però sul sito dell'aeronautica militare il servizio completo che potete guardare qui.

Aggiunto il 26-4

In quest'ultimo è stata tagliata l'introduzione interessante di Rocco Papaleo e la parte iniziale mentre

i video nel sito del programma sembrano essere visibili senza problemi forse un mio difetto di plug-in o un ritardo nell'aggiornamento delle puntate.


domenica 19 aprile 2009

sabato 18 aprile 2009

Restyling

Incredibile la velocità con cui siti istituzionali e non, specie negli ultimi tempi, si rifanno il trucco su internet tanto che ho trovato spesso molta difficoltà nel ripristinare i collegamenti fatti nel blog. Iniziando da quello dell'agcom passando per publitalia e sipra finendo in bellezza con il sito del tg5 ora diventato nella magia del restyling tgcom.mediaset.it/tg5
Su quest'ultimo voglio soffermarmi perchè al di la della struttura simil youtube che denota una scarsa immaginazione o una necessaria mimetizzazione, c'e da notare come sia scomparso abilmente l'archivio che si presentava con tanto di calendario nel quale si potevano rivedere tg vecchi anche di mesi.
Per trovare i video dei tg 5 a patto che ci siano è un vero calvario perchè sono mescolati a tutto il resto mettendo l'informazione allo stesso livello dell'intrattenimento.
Il sistema utilizzato non permette di andare a controllare come era stata data una notizia in un giorno specifico e anche cercando nel motore di ricerca vengono fuori i filmati più disparati e senza un criterio ben definito se non quello dei più recenti i più visti e più votati.
Chi ha rivisto qualche tg5 sul vecchio sito in passato può ricordare che era molto semplice cliccando su archivio andare a vedere l'edizione integrale del tg 5 di uno specifico giorno ed a una determinata ora anche di mesi prima.
Quella che si sta compiendo sembra essere parte di un'azione graduale che consiste nel mischiare le carte lasciando solo l'archivio di qualche giorno per poi toglierlo del tutto o peggio rivenderlo a pagamento così che se venga data una notizia una informazione e qualcuno specialmente dalla rete si accorga in seguito che sia in parte falsa fuorviante o inesatta non potrà più riproporla commentandola e ricordandola mostrandone la contraddizione agli altri.
Sarebbe come a dire posso annunciare o promettere e dire qualsiasi cosa tanto dopo chi va a controllare.
Un modo di fare che ci spinge a dimenticare in fretta evitando accuratamente di stimolare il ricordo.
Un po' come le notizie flash del tgcom che non ti danno nemmeno il tempo di realizzare quello che si sta vedendo.
Chi non ha paura di quello che dice a milioni di italiani più volte a giorno non nasconde il proprio archivio riducendolo a soli tre giorni evitando di utilizzare lo stesso metodo che si è usato per gusto terra e indignato speciale.
Mi ero gia interrogato su questo aspetto, qui in occasione della nascita di rivideo e anche se questo sistema può essere tollerabile per quanto riguarda le fiction, non si può lasciare che lo stesso concetto venga applicato all'informazione.
La legge non ammette ignoranza ma d'altro canto c'è chi non stimola la conoscenza.
Purtroppo lo stesso accade anche al sito del tg1 dove dalla home page l'archivio diventa di tutti i video e non delle puntate e cliccandoci sopra compare una nuova pagina con tanto di player e molti video che giustificano le numerose pagine fino a 16 rispetto alle 5 o 6 di tg5 ma che comunque non vanno indietro di più di tre giorni.
Compare comunque sporadicamente qualche edizione integrale anche di gennaio e febbraio ma secondo quale ordine e criterio?
Provate anche voi a individuare una edizione del tg1 in base ad uno specifico giorno e se ci riuscite fatelo sapere lasciando un commento.
Quello che sostanzialmente emerge e che le notizie vengono suddivise per titoli e non per edizioni e giorni estrapolandole così dal contesto originale in cui sono nate e quindi dal messaggio che è potuto arrivare a casa in base alla loro collocazione rispetto agli altri servizi e alla programmazione in generale.
Anche su youtube i filmati che girano sono suddivisi si per titoli e preferenze ma il contesto originale di youtube è youtube.

Ho mandato comunque una mail alla redazione del tg5 che trovate di seguito.

Gentile redazione del tg 5 vi seguo spesso via web e ho sempre trovato comodo nonchè esempio di trasparenza e democrazia il vostro archivio delle edizioni vecchie anche di alcuni mesi. E' da un po' di tempo però che con la nuova versione del sito che fa riferimento al tgcom non riesco più a trovarlo almeno come era strutturato prima con un caledario dedicato ed anche provando con il motore di ricerca ottengo come risultato una serie di video senza a me pare un criterio specifico se non quello dei più visti, più recenti e i più votati.
Ci deve essere sicuramente uno sbaglio visto che per le rubrica terra, gusto e indignato speciale è presente la voce archivio.
In attesa di una vostra risposta vi saluto.
inviato il 14 aprile a redazionetg5@mediaset.it
A me ancora non hanno risposto se vi va provateci voi anche con dillo a tg 5 nella pagina su facebook.

Chi sarà il prossimo a cancellare il proprio archivio Matrix? Staremo a vedere.

domenica 12 aprile 2009

Sciacallaggio mediatico

Siamo proprio alla frutta approfittare di un dramma per rilanciare l'immagine di una tv è quanto meno pari allo sciacallaggio che in questi giorni aggrava la situazione gia difficile del popolo abruzzese.

Inutile postare video o rassegne di odiens fatte da alcuni tg chi ha un po' di sale in zucca oggi può capire perfettamente di cosa sto parlando. 

Fortunatamente in alcune trasmissioni si è fatto un passo indietro sulla brutta piega che si stava prendendo facendo credere alla gente a casa che sarebbe bastata una ritinteggiatura e la stuccatura di alcune crepe per rendere di nuovo agibile l'ospedale nel tentativo di seppellire ancora una volta il dibattito sugli appalti truccati e la speculazione edilizia.

Inoltre  si è avuto la sensazione che chi sia preposto a dare informazioni spesso non abbia avuto la minima discrezionalità e cognizione di quello che è successo come in alcuni passaggi di Matrix come questo al 4.45 minuto.

Li c'è gente schiacciata dalle macerie e il presentatore parla del caldo che porterà nelle tende un giornata di sole ad inizio aprile.

E' proprio la domanda che porta un po' di fresco anzi il gelo in studio.

Quello che è successo anche se è un evento straordinario non giustifica l'atteggiamento con cui lo si affronta.

Quale è infatti il modo civile di porsi di fronte a certi problemi, pretendere la legalità e l'applicazione delle norme  prima o regalare giocattoli ai bambini dopo?

In effetti è molto più facile e fa molto più effetto il secondo. 

La cultura dell'illegalità uccide e da questo punto di vista le persone sepolte sotto le macerie sono delle vittime per le quali mi domando se qualcuno mai pagherà.

La gente ha guardato la tv giustamente per capire cosa fosse successo ma si è ritrovata spesso a sapere solo quanto sono state brave le istituzioni nell'intervenire non andando oltre l'autocelebrazione del governo.

Sono state congelate le rate dei mutui ma per quanto ne so almeno in quelli ipotecari ormai le banche non anno più nessuno strumento di rivalsa. 

Cosa ne ricaverebbero infatti a fronte di un mancato pagamento, una casa pericolante in una zona devastata o peggio ancora una casa che non c'è.

Se vi è sembrato che chi decide i palinsesti abbia recuperato una certa morale cancellando ad esempio la messa in onda del Grande Fratello  volevo ricordare che non e costato poi così tanto perchè c'era stata un certa fortunosa prevenzione la settimana prima quando sono state programmate eccezzionalmente due puntate a distanza di due giorni l'una dall'altra, una il lunedì 30 marzo e  il giovedì 2 aprile per contrastare il Fiorello show su sky.

Avrei voluto lasciare questo post venerdì ma ho rispettato il lutto nazionale ed approfitto solo adesso per manifestare la mia vicinanza al dolore degli abitanti di L'Aquila e dell'Abruzzo.