sabato 20 maggio 2017

La terra vista dal cielo

Da tempo ormai ho notato che più il dibattito sulle scie chimiche si allarga e maggiore è l’impegno di certe persone nello sprecare, non si sa perché, le proprie energie a ridicolizzare l’argomento e chi, nella piena facoltà di intendere e di volere, semplicemente ne parla.
É proprio per questo che ripropongo un interessante documentario intitolato "La terra vista dal cielo" trasmesso su Rai 5 nell’estate del 2013 e che sicuramente non è frutto di complottismo visto che documenta inequivocabilmente operazioni di modificazione climatica nella Repubblica del Mali, Africa occidentale.


Vi starete forse chiedendo come è possibile che in tutta questa disinformazione sia stato trasmesso questo tipo di documento? Beh ! probabile che in quel periodo la certezza che la manipolazione del clima fosse possibile era ormai così forte che sarebbe stato inutile continuare a negarla.
Questo documentario quindi presenta le operazioni di irrorazioni aeree in una veste umanitaria, costruttiva, sostenibile e quindi più tollerante.
Ma se così fosse allora perché ingannare il telespettatore raccontando che quella che diffonde l’aereo è una sostanza simile a cristalli di ghiaccio salvo smentirsi con molta disinvoltura dopo un minuto quando si spiega che spesso il pilota deve porsi sopra le nuvole per rilasciare ioduro d’argento.
Fortunatamente in seguito viene menzionata la sospetta  tossicità di questo elemento chimico e quindi in definitiva l’inseminazione delle nuvole potrebbe essere per la Repubblica del Mali una reazione nervosa e momentanea alla crisi economica ma non è certo il modo di risolvere i problemi di un paese nella società globale.
Troppo facilmente si attribuiscono tutte le colpe dell’instabilità climatica al riscaldamento globale ma siamo sicuri che non ci siano anche altre responsabilità di cui siamo ancora all’oscuro ?

martedì 1 novembre 2016

Asocial network

Affidare ad uno strumento la capacità di stare insieme delle persone che lo sta usando mi sembra azzardato.
Oggi abbiamo la convinzione che basti essere collegati per essere anche sociali ed è per questo che il titolo del mio post sembrerà ad alcuni sbagliato o incomprensibile.
Si da cioè per assodato che i network siano per loro stessa natura sociali solo perchè accompagnati continuamente da questo aggettivo.
Ma il network è la rete che mette in comunicazione le persone ed è giusto considerarle tutte sociali solo per questo ?
La rete si frammenta si duplica e si capovolge su se stessa diventa deep web o una banale rete condominiale, la rete dell'ufficio o gruppi di gruppi di gruppi di whatsApp.
Forse questo accade per ricordarci che la società è l'insieme ma non il contenuto.
Far parte di una società non vuol dire necessariamente essere sociali nel suo più stretto senso di giustizia e perequazione.
I fatti lo dimostrano.
Dimostrano che questo fenomeno nuovo, che ho provato a meglio identificare chiamandolo flashmobbig in questo post, è un pericolo reale, una tendenza di comportamento che non è, secondo me, da ricondursi allo svilupparsi dei nuovi mezzi di comunicazione.
Quest'ultimi magari l'amplificano, lo rivelano, lo rispecchiano ma non ne sono l'origine.
Considerando i recenti e tristi fatti accaduti a Tiziana Cantone ma non andando più lontano, leggendo i recenti commenti relativi ai video che riguardano Diletta Leotta, si avverte un'eccessiva e morbosa attenzione verso determinati tipi di contenuti e le persone che ne sono protagonisti.
Sono due casi diversi ma pur comuni nel modo in cui vi si accaniscono alcuni nascondendosi dietro al velo della morale.
Infatti penso che quest'ultima purtroppo non sia il motivo che muove queste persone ma solo una giustificazione da dare al proprio status quo, al proprio ruolo sociale.
Dico "purtroppo" perchè dietro, in questo caso, ci sarebbe qualcosa di peggio del moralismo e cioè l'egocentrismo e l'euforia che danno il sentirsi parte di un branco e come tutti i branchi essere nell'assoluta certezza di avere in ogni caso ragione rispetto a chi ne è al di fuori.
Non c'e confronto, non c'è dialogo, sono loro che hanno ragione e tu hai torto e non devi far altro che accettarlo e comportati come loro.
Ma purtroppo per loro noi non viviamo nella giungla e non è quella la nostra legge.
Anzi siamo tutt'altro, siamo un paese che in passato ha saputo ricevere in parlamento anche una parte frizzante rappresentata dall'Onorevole Ilona Staller.
Ed oggi invece da dove viene questa finta indignazione per un filmato come se ne vedono tanti in internet, qual'era il vero problema di Tiziana il nome ?
In altro post avevo scritto che molta gente negli ultimi anni si stava riversando in internet ed è possibile che buona parte di questa non tolleri questo nuovo tipo di comunicazione abituati da sempre alla visione unidirezionale del telespettatore classico.
Chi non si è mai informato in internet ha una certa predeterminata visione della società e della realtà e difficilmente la metterà in discussione.
Il problema è che queste persone perdute nella loro angoscia utilizzano i nuovi media come strumento perverso e occulto di calunnia diffamazione e di manipolazione tanto che arrivi di voi una certa cattiva reputazione ad un individuo senza che gli abbiate stretto ancora la mano per la prima volta.
Esiste in definitiva tutta un'intera schiera di stupidi, non so come altro chiamarli, che arrecano danno a se stessi e agli altri.

sabato 26 marzo 2016

Falsi video dell'attentato a Bruxelles

Pubblicazione doverosa, almeno per rispetto al titolo del mio blog, di questo filmato che ho trovato su you tube e che racchiude l'analisi che fortunatamente molti hanno fatto in rete dei filmati attribuiti dai media televisivi ai recenti attentati di Bruxelles e che invece si sono dimostrati relativi a tutt'altro contesto.




Questo il link al video.

domenica 7 febbraio 2016

I nuovi mostri

Proviamo a mantenere un sano atteggiamento critico rispetto alla realtà che percepiamo, gran parte costruita dai servizi e notizie diffuse dall’attuale sistema mediatico.
Quello che propongo in questo post è una sorta di gossip al contrario, un pettegolezzo costruttivo necessario per evitare l’accettazione di fatti e comportamenti solo per  continuare a godere dell’affettività verso certi programmi.
Vado a ripercorrere, lasciandoli a disposizione quindi nel mio blog, alcuni episodi della tv che troppo in fretta sono stati incalzati, soppiantati e sopraffatti dalle altre notizie tanto da lasciare un ricordo molto labile nella nostra memoria.
Era nell’aprile  dell’anno scorso quando in una puntata di “Striscia la notizia” veniva dato l’annuncio della sospensione dal programma dei due inviati pugliesi Fabio Di Nunzio e Domenico De Pasquale in arte Fabio e Mingo.
Ben presto si capisce che la decisione era stata presa in base alla scoperta di due servizi falsi da loro realizzati in cui i soggetti autori di truffe, un avvocato e una maga sud americana, sarebbero stati in realtà attori ingaggiati per recitare un copione.
Lo sgomento che suscita questa notizia è superato solo dallo stupore per l’incomprensibile estraneità ai fatti che mostra la redazione di “Striscia la notizia”
A sostenere questa sensazione non tarda ad arrivare la risposta dei due inviati nella quale dichiarano che i servizi in questione gli erano stati commissionati proprio dai produttori del programma.
Ben presto la situazione finisce in un uno scarica barile in cui lascia sgomento il fatto che in entrambe le versioni sostenute non vi sia colpa o responsabilità alcuna in ogni caso.
Anzi da un lato ci sarebbe l’ipotetica notorietà da attori di Fabio e Mingo mai dichiarata nei loro servizi e dall’altra la completa estraneità ai fatti della redazione di “Striscia la notizia” .Questa confusione sembra alimentata apposta per farci dimenticare che la vera parte lesa sono i telespettatori.
Se non fosse che il mio è solo un piccolo blog lo prenderei come un’attacco alla credibilità di quanto scrivo considerando quello che avevo espresso in questo post.
Ironicamente mi sentirei di dire che ci voleva la mia sottoscrizione a molti servizi di striscia perché uscisse fuori che c’è ne sono alcuni falsi. In tal senso allora il mio post è stato efficace.
E’ chiaro che, chi mi conosce, sa che mi riferivo al senso di quei servizi, anche perché non ho modo e tempo di verificarli tutti.
Ad ogni modo i due imputati sembrano proprio non riconoscersi come tali, senza troppo scusarsi e dimostrare il minimo rimorso per l’accusa di simulazione di reato, concentrandosi invece sulla contestazione della legittimità del licenziamento da parte di Rti.
Dopo questi fatti mi domando che razza di ipocrisia e che tipo di compromesso tiene ancora in considerazione del pubblico i soggetti coinvolti in questa storia. Che razza di rapporto di fiducia può esserci verso questi tipi di programma. Persone che cambiano ruolo e professione secondo la loro convenienza e regie distratte che non se ne accorgono. Tutto questo è un’offesa alla nostra intelligenza. Visto le dichiarazioni e la poca trasparenza in merito a questa vicenda e visto la tolleranza che la gente dimostra verso questi episodi non mi stupirei se un giorno Mingo e Fabio tornassero a lavorare nel famoso tg Satirico di Rti facendo le stesse cose che facevano prima.
Per adesso sembrerebbe che siano rimasti comunque nell’ambiente gestendo una rubrica su Telenorba.
Nonostante i comportamenti scorretti  le persone che ne sono artefici sembrano non subirne mai una unanime condanna popolare. Non se ne parla in alcuni casi, si fa finta di niente in altri, si trovano deboli giustificazioni e scuse in altri ancora.
A tal proposito volevo quindi ricordare un’altro episodio eticamente e umanamente scorretto adottato dalla conduttrice Barbara D’Urso almeno secondo le notizie pubblicate in base alle intercettazioni.
E’ dell’ottobre 2015 la notizia che alcuni familiari di Veronica Panarello, la mamma accusata di aver ucciso il figlio Loris Stival, avrebbero percepito dei compensi anche in denaro per rilasciare interviste. Le trasmissioni interessate sarebbero principalmente quelle della mediaset e in particolare “Domenica live” la cui conduttrice Barbara D’Urso avrebbe pattuito compensi con Carmela Anguzza e Antonella Panarello rispettivamente la mamma e sorella di Veronica.
Questo comportamento è più grave di uno sciacallaggio mediatico visto che la D’Urso non solo paga per delle interviste ma suggerisce, per non dire impone, anche cosa dire. Cioè suggerisce a Carmela Anguzza di dire che ha visto la figlia e che questa guardandola negli occhi le ha detto che è innocente. Continua poi la D’Urso sostenendo che devono rimanere sul pezzo altrimenti l’opinione pubblica si convince che Veronica è colpevole.
Questo quanto appreso dal giornale “il Fatto Quotidiano”
Non si tratta solo di sciacallaggio perché altrimenti alla D’Urso sarebbe bastato che le interessate fossero venute in trasmissione e anzi una mamma che avesse accusato  la figlia sarebbe stato come l’uomo che morde il cane, avrebbe fatto più notizia. Qui invece si paga per sostenere esattamente l’opposto. Perché? Che interesse ci può essere dietro. In molti se ne sono accorti, era fin troppo evidente che la mamma e la sorella di Veronica avessero improvvisamente e completamente cambiato opinione su di lei.
Se Veronica Panarello è colpevole o innocente non lo decide certo una trasmissione televisiva o no?
Questa è la domanda a cui noi tutti dovremmo rispondere.
Quanto sproporzionato è l’ego di una persona che riduce la giustizia ad una semplice questione di persuasione.

giovedì 14 gennaio 2016

Mo basta

I più sprovveduti intenderanno il titolo di questo post come il mio intento a non scrivere più e sicuramente non a voi è rivolta la mia parafrasi del celebre film scusate il ritardo.
Si perché quando si verificano certi episodi sembra di fare un tuffo nel passato ed è forte il rischio di rimanerci.
Sono stato un po’ lontano dal blog in questo ultimo periodo potrei dire per forza di cose ma la verità è che in certi momenti aggiungere altro sarebbe superfluo.
Quale grande occasione  per riprendere a scrivere un po’ è quella offerta dal tg la7 nel raccontare i fatti di Colonia in Germania la notte di San Silvestro. Certo è che se il nuovo anno comincia così e meglio che passi subito.
Nella presentazione del telegiornale serale dell’11 gennaio si anticipa la trasmissione di video che documentano quello che è accaduto.


Di seguito quindi trovate il servizio che è andato in onda.


Ebbene il video è solo uno ed è pure estraneo ai fatti, nel senso che non è relativo al luogo e data dichiarati da Mentana.
Vista l’entità della notizia e i giorni di attesa mi sembra davvero poco.
Seguo spesso il tg la7 e proprio perché lo reputo il meno peggio ho provato ad immaginare l’imbarazzo, la sera successiva, nelle scuse del direttore.


In una cosa ha ragione Mentana che nell’errore sono in buona compagnia visto che nello stesso filmato andato in onda su Rete4 è stata aggiunta una traccia audio spacciandola per originale.
Il video in questione è quindi relativo ad un’aggressione subita dalla giornalista Julia Leeb, registrato nel Cairo, in Egitto e caricato su you tube nel gennaio 2012 come è evidente a questo link.
Anche se la delusione per essere stati ingannati potrebbe fare ben presto posto alla consolazione di un’alternativa seppur impropria forma di denuncia, visto che sempre di violenza sulle donne si tratta, rimane l’amarezza di una strumentalizzazione che fa tabula rasa del nostro diritto ad informarsi.
Il primo requisito in chi racconta i fatti, le notizie, dovrebbe essere l’obbiettività e anche se non si nota tanto da un singolo errore in linea generale sembra che stia venendo meno.
La vera  domanda è in base a cosa questo documento è stato ritenuto autentico ? Sulla fiducia ? Verso chi ? Verso cosa ? La solita figura retorica ?
Domande legittime visto che Julia Leeb non viene assolutamente nominata mentre invece la figura retorica della bionda che viene aggredita quella si che e stata ampliamente pubblicizzata.
Risultato, dopo tutti questi giorni ancora non sappiamo di preciso cosa è successo a Colonia.
Credo, spero e penso che questo piccolo post sia solo l’anteprima di quello che scriverò in futuro e se a tratti si nota la mia determinazione mi auguro davvero che non venga scambiata per arroganza.
Il mio vizio di scrivere è solo un bisogno che mi fa stare bene.
Sono tanti gli eventi dell’anno passato che vanno ancora approfonditi per capire quelli futuri.
Mo basta.


domenica 8 marzo 2015

La festa di madonna



Forse in Rai a “che tempo che fa” la memoria inizia vacillare visto che viene confusa una festività con il nome “ad arte” di una cantante.
E’ dai tempi di questo episodio che il titolo di questa trasmissione è vissuto, da chi denuncia anche solo il sospetto di modificazioni climatiche clandestine, come una provocazione.
Oggi a quel senso si aggiunge l’arroganza, l’indifferenza, la superbia, l’egocentrismo, lo snobbismo  e l’autoreferenza di chi sull’orlo di scomparire si aggrappa alla difesa degli omosessuali, dovere e prerogativa, che non dovrebbe essere di parte ma della società civile tutta.
E’ come in una guerra farsi scudo con i bambini.
Difesa dei diritti umani è cosa ben diversa dall’abuso del loro esercizio.
Oggi la sensibilità su questo argomento è talmente alta che a tratti essere omosessuali o per meglio dire sessualmente non omologati, diventa quasi sinonimo di innocenza.
Ma davvero devo pensare di  valutare la bontà e l’onestà di una persona in base ai suoi gusti sessuali?
L’aiuto più bello che possiamo dare a quanti vivono un disagio per il proprio orientamento sessuale è proprio quello di considerarli come noi ne più e ne meno, nel bene e nel male.
Per lo stesso motivo quindi non considero madonna l'icona delle donne, mondo fortunatamente variegato e più complesso di quello in cui il conduttore della rinomata trasmissione vorrebbe relegarle.
Un mondo quest'ultimo apparentemente omosessuale ma in realtà iconico e metaforico del quale in questo blog ho ampiamente scritto.
Scrivo questo post solo per ricordare, a quanti vorrebbero darmi il bentornato, che non me ne sono mai andato.
A buon intenditor


sabato 2 novembre 2013

I Fratelli Marcianò nel mirino di una certa magistratura

Dal blog Tanker enemy vado a riproporre il loro post su quanto di grave è accaduto ai fratelli Marcianò.

Giustizia non esiste là ove non vi è libertà. (Luigi Einaudi)




LA CRONACA

30 ottobre 2013, ore 7.00. Cinque agenti della Polizia postale di Imperia, su disposizione del Pubblico Ministero, Dottoressa Maria Paola Marrali, eseguono la perquisizione dell’appartamento ed il sequestro del materiale informatico allocato sui dischi rigidi. Il materiale, comprendente video, memorie difensive, programmi etc., appartenente a Rosario e ad Antonio Marcianò, è così a disposizione della Magistratura che ha deciso di acquisirlo e di compierne una ricognizione per ricavarne eventuali prove da usare a loro carico, a seguito di querela per diffamazione (sic) sporta dalla Signorina Serena Giacomin e dal Signor Massimo Della Schiava. Quest'ultimo peraltro dai Marcianò querelato, ma senza risultato alcuno. Non solo, due agenti, recatosi nella sala professori del Liceo “G.D. Cassini”, hanno poi perquisito l’armadietto di Antonio Marcianò. 



LE NOSTRE VALUTAZIONI

In primo luogo, il sequestro, in seguito ad una semplice querela per diffamazione (sic), ci pare atto per lo meno eccessivo, se non illegittimo. Se si ravvisano gli estremi per un’offesa all’onorabilità di una persona, si può e si dovrebbe agire in modo differente, ad esempio, decretando la rimozione di un articolo o di un commento. Se il reato è stato compiuto usufruendo di strumenti della Rete, si interviene sugli strumenti messi a disposizione da Internet e non con la requisizione fisica dei dischi rigidi. Gli scopi di una misura tanto draconiana sono altri? Sottrarre materiale utile alla divulgazione di informazioni circa il genocidio noto come “Geoingegneria clandestina”? Scovare documenti (anche previo idoneo aggiustamento?), che possano essere usati per una raffica di nuove, strumentali accuse e farseschi procedimenti contro Rosario ed Antonio Marcianò? Sono legittime domande che ci poniamo, poiché saremmo inclini a ritenere che il fine vero dell’incursione sia quello di escogitare qualche stratagemma per incastrare Rosario ed Antonio Marcianò. 


La lettura del “decreto di perquisizione personale e locale” è comunque molto istruttiva per comprendere il livello infimo cui è precipitata la “giustizia”. A parte la bislacca espressione “scie luminose”, anziché “scie chimiche” impiegata quasi certamente per tentare di schivare la questione cruciale – in sede di eventuale processo diventerà, invece, l’unico argomento su cui i sottoscritti si pronunceranno - è palese che l’iniziativa giudiziaria è viziata da un atteggiamento persecutorio. Non si intende trovare gli estremi di un reato, ma con il pretesto di un ipotetico reato, soffocare la libertà di ricerca (art. 33 della Costituzione, comma 1) ed il diritto ad esprimere il proprio pensiero (art. 21). Siamo di fronte alla perversa, prevaricatrice volontà di perseguire le opinioni, comunque siano espresse, ogni qual volta non coincidono con il pensiero dominante e con le versioni della tirannide politico-scientifica.

Qual è la genesi di un’iniziativa vergognosa e liberticida come questa? L’aver “offeso” (ed è ancora tutto da dimostrare) l’onorabilità dei signori sopra citati. Siamo sinceri e netti: che coloro abbiano una sfilza di titoli accademici o la licenza elementare non ci interessa minimamente. Il decreto è grottesco dove è scritto che i querelanti sono “soggetti in possesso di titoli di studio e competenze specifiche nella materia menzionata”. Che significa ciò? Che tutti gli altri sono degli ignoranti? Che quei due sono depositari della verità rivelata? Che nessun altro ha conseguito una laurea? Se essi definiscono la geoingegneria clandestina “scie luminose”, significa che non hanno compreso un fico secco della “materia menzionata”. Ammettiamo pure che siano competenti: la loro competenza dove si manifesta? Hanno mai confutato le argomentazioni nostre e degli scienziati che da decenni denunciano la guerra climatica? Scrivere degli insulti o falsificare la carta d'identita di Rosario Marcianò significa confutare? Quale reputazione avremmo leso? Se li abbiamo definiti negazionisti, è termine che si addice loro: infatti i negazionisti sono coloro che non ammettono la conclamata esistenza delle illegali attività chimiche nei nostri cieli. Vogliamo quantificare gli improperi, le ingiurie, le calunnie che i disinformatori producono in quantità industriale ogni giorno? Perché gli elaboratori dei negazionisti non sono mai stati posti sotto sequestro? Perché le innumerevoli denunce da noi presentate per delitti ben più gravi della diffamazione si sono quasi tutte volatilizzate? 


 La “giustizia” - ci insegnano i sofisti greci – è solo la legge del più forte e del più furbo. Dunque non ci illudiamo che essa possa seguire un corso ispirato a principi di imparzialità. Siamo qui per denunciare le storture e le sopraffazioni di un sistema iniquo e corrotto, asservito ai poteri forti, succubo e complice di una cricca di negazionisti. Che i depistatori siano laureati o no, non intercorre alcuna differenza. Laurea non è sempre sinonimo di amore per la verità né di rettitudine. Anche il Dottor Mengele era laureato. Se la scienza è connivente con gli scopi turpi dell’establishment non è scienza, ma depravazione. Se abbiamo contestato la supposta “scientificità” dei due, ne siamo orgogliosi. Riteniamo un preciso, ineludibile dovere dichiarare le scelleratezze degli apparati e le connivenze di chi le copre con la diuturna disinformazione sulla Rete e sui quotidiani. Aver affermato che i due in parola hanno diffuso informazioni erronee e distorte circa la geoingegneria clandestina ridonda a nostro onore: in questo modo abbiamo insegnato loro come si compiono le ricerche e quali sono i princìpi chimico-fisici con cui si può formare una scia di condensazione.

Ciò precisato, non rinunciamo a continuare con le nostre ricerche, traduzioni ed analisi, nonostante l’abnorme danno causato, in primis la perdita dei filmati. Non esitiamo a deprecare alcune affermazioni all’interno del dispositivo dove è scritto “gli indagati risultano altresì titolari di numerosi siti utilizzati alle medesime finalità”. Questa ci pare diffamazione, perché i nostri blog sono volti ad informare, non a screditare. Come potremmo screditare chi è già di per sé privo di credibilità? Non esitiamo a deplorare che il fazioso decreto esprime già dei giudizi di merito, prima che sia acclarata un’ipotetica diffamazione.

Siamo consapevoli che la schiacciasassi della “giustizia” non si fermerà. E’ proprio per questo che seguiteremo ad esporre atti intimidatori, vessazioni, tentativi di censurare, minacce, denigrazioni a mezzo stampa… Proseguiremo nel rintuzzare gli attacchi, fino a quando gli avvelenatori ed i loro servi non avranno ricevuto quello che si meritano. Sapremo aspettare, se sarà necessario.

venerdì 27 settembre 2013

Potere mediatico l'altra faccia della musica

E' chiaro che nell'analisi dei contenuti che propongo in questo post, quello che cerco di prendere come riferimento, è un contesto globale che naturalmente comprende in parte quello culturale di ognuno di noi.
I simbolismi che andrò a prendere in considerazione sono quindi quelli più frequenti e di interesse generale tralasciando tutte le altre eventuali interpretazioni date da un'opera artistica in cui potreste individualmente identificarvi in base alla vostra esperienza.
In internet a volte in modo folcloristico e troppo spesso sotto il tiro di una critica esclusivamente irrisoria sono emersi simboli, caratteri e modi di fare particolari che abbiamo imparato a riconoscere.
La piramide, l'occhio, le corna ed una certa morbosità per la numerologia sembrano essere caratteristici di un'organizzazione occulta che proprio in merito a questa definizione opera al di sopra degli organi costituiti. Un potere nel potere che sta mostrando sempre più tratti disumani, egocentrici, possessivi, schizofrenici e psicopatici ed i cui simboli ritroviamo in vari aspetti che compongono il mondo della comunicazione.
Tra questi il mondo musicale dal quale volevo partire mettendo in evidenza comportamenti e simboli relativi ad esempio alla cantante Rihanna spesso ripresa nello sponsorizzare le corna verso il cielo.

L'interpretazione di questo simbolo come inno a Satana può sembrare forzata solo a chi non ne ha colto il rafforzamento di questo significato mediante i simboli più o meno subliminali che compaiono in alcune sue composizioni. In particolare nel video "Umbrella" anno 2007.

In questo caso sembra emergere un forte richiamo al bafometto. Il singolo è estratto dall'album "Good girl gone bad" che in copertina mostra Rihanna con un occhio coperto.
Atteggiamento sempre più frequente e sempre meno fortuito tanto da indurci a ricollegarlo inevitabilmente all'ordine degli illuminati. Su youtube trovate molti video relativi a quest'argomento e dedicandogli un po' di tempo potreste quantomeno farvi un'idea. Nell'ultimo singolo "Diamonds" ritroviamo ancora il richiamo all'occhio e alla piramide ed avevo già anticipato che adoperando come chiave di lettura il blue beam projet si può intendere questa produzione come una vera e propria forma di persuasione verso i più sprovveduti e una comunicazione occulta verso chi ne è a conoscenza.


La cover del singolo in relazione al ritornello e nell'ottica del progetto blue beam è un chiaro riferimento alla droga del nuovo ordine mondiale per il popolo.
"You and I we're like diamond in the sky" tu ed io come diamanti nel cielo.
In ultima analisi falso/a profeta.
Nel 2011 Rihanna collabora con Britney Spears nel brano S&M. Un'accoppiata scontata se consideriamo nelle  produzioni di Britney ad esempio i video di "Hold hit against me" ed il più recente "Scream e shout" con Will.i.am.
Nel primo emerge in modo evidente la figura retorica degli alter ego creati dalla programmazione monarch.


Le due pupille in un solo occhio identificano questo significato e inducono l'immaginario collettivo a considerare l'umano come possesso del singolo occhio degli illuminati. Inoltre l'allusione al collegamento delle mani per via endovenosa è metafora di dipendenza e di controllo. Attraverso Britney si propaganda questa figura retorica della sposa che appunto sfrutta questa idea di purezza, di aspettativa e di compimento per poi persuadere, chi ne rimane suggestionato, nel suo completo opposto e cioè in una condizione di solitudine, infelicità, insoddisfazione e impotenza almeno fino a quando non si realizza l'inganno. Il profumo e lo spruzzamento di liquidi colorati sono dolce metafora dell'utilizzo di veleni che l'ideologia satanista spinge ad utilizzare nel sottomettere gli individui. Alla scena della sposa nel cilindro mediatico se ne sovrappongono altre due, La Britney cantante e la Britney che combatte contro il suo alter ego e quindi si oppone al controllo. In effetti tutto il video sembra raccontare della sua vita il cui senso pare emergere nella "crisi "che ebbe nel 2007 quando entrando in un parrucchiere a Los Angeles e ricevendo un rifiuto nel farsi rasare a zero i capelli inizia a farlo da sola. Ho già anticipato in questo post che considero questo suo comportamento come l'esigenza e la volontà di ritornare alla propria individualità.
Il video di "Hold hit against me" è stato prodotto con l'intento di nascondere e minimizzare questo ripensamento inducendoci a considerarlo come un equivoco o piccolo incidente di percorso. Un disagio che Britney non ha più perché conclude soddisfatta e convinta la sua performance sotto la piramide questa volta multiaudio e multicolore degli illuminati.


Una convinzione questa che viene consolidata con la produzione del video "Scream e shout"
Qui i riferimenti sono fin troppi e quasi inequivocabili. Eccone alcuni.




Anche Katy Perry nel video "Wide awake" sembra raccontarci un  percorso di liberazione ma qui il senso ultimo è più ambiguo. E' forte la persuasione in certi video proprio perché si sfruttano i desideri, le ambizioni, i sogni e gli stati d'animo, la voglia di appartenere e riconoscersi per poi farli diventare qualcos'altro.
Tutte condizioni umane che da spontanee diventano indotte se esaltate e ripetute strumentalmente con lo scopo di non realizzarle mai. In una sola parola inganno.
Per ricordarne il senso basta pensare al video di Calvin Herris in collaborazione con Ellie Goulding "I need your love"
Molto bello, una coppia "inedita" di innamorati, quasi romantico. Quasi perché intorno al minuto 3 il forte richiamo satanista ne rivela il senso reale.


Ancora una volta di troppo compare la figura retorica del lui e lei.
Figura retorica destinata a rimanere tale e nemmeno quello se appunto lui non collabora.
"Ho bisogno del tuo amore" la traduzione del titolo.
Certi fotogrammi non vengono messi mai a caso e suppongo, cioè ne sono quasi certo, che Ellie Goulding lo sappia visto che si rispecchia nella piramide degli illuminati. Evidente nel video "Anything could happen"


Tutto può succedere ed anche che Jessica Ellen Cornish si facesse male ad un piede prima del tour "California dreams" 2011 dove avrebbe dovuto aprire i concerti di Katy Parry. Due more in una stessa ambientazione erano troppe.
Non tutti hanno la stessa forza di reagire al satanismo per questo è meglio dubitare di comportamenti dannatamente dolci e ossessivi ma anche di non lasciarsi trascinare dalla comunicazione irruente della quale Lady Gaga è una famosa fautrice.
Il Nome "d'arte" racchiude in se il progetto degli illuminati, un Gesù al femminile.
Molti si sono espressi su una delle sue produzioni che ha sollevato una grande attenzione e perplessità ma nessuno ha mai dubitato o rifiutato la figura retorica principale dell'opera in questione.
In "Judas" il video che accompagna il singolo pubblicato nell'aprile 2011, fin da subito la figura messa in risalto è Lady Gaga alias Maria Maddalena rivisitata dal nuovo ordine mondiale.


Lo si vede dai colori più sgargianti della protagonista e della sua chioma rispetto a quelli quasi in bianco e nero del resto dei motociclisti che dovrebbero rappresentare i 12 apostoli più Gesù seduto in basso rispetto a lei sulla stessa moto.
Considerando che anche Lady Gaga sponsorizza molto l'occhio degli illuminati non si può non prendere in considerazione l'opera come parte integrante del loro progetto. Altre chiavi di lettura che vedono in questa composizione la metafora della donna tradita o innamorata e combattuta dalla doppia natura degli uomini inclini al tradimento è davvero debole. C'erano molte altre figure retoriche per farlo senza scomodare e strumentalizzare le credenze religiose.
In questo caso invece si sfrutta questa bella idea del Cristo e Maria Maddalena che già di per se è completamente ininfluente a livello spirituale per poi insinuare una certa simpatia per Giuda e quindi per l'idea di tradimento che esso rappresenta. Simpatia che nel testo della canzone è molto più esplicita.
Questo stimolo a deviare dalla propria credenza religiosa è quasi impalpabile perché troppo spesso viene liquidato come un'innocua provocazione ma se ripetuta continuamente emerge l'opera di una vera e propria ideologia.
La provocazione di Madonna nel 2006 oggi sembra si voglia imporre come realtà.

 

Quando però l'insistenza nella persuasione rivela l'inganno allora il comportamento diventa più aggressivo diretto e sfacciato come nell'ultimo video di Kesha "Crazy Kids".
Il titolo soprattutto è davvero originale. Di nuovo poi ricompare la solita retorica dell'occhio questa volta assorbendo le stimmate di Gesù e riducendole ad un esagerato chiacchiericcio.


A questo avevo già accennato in questo post.
Adesso volevo però analizzarne il testo che come si suol dire "è tutto un programma".
Ritroviamo insieme a Will.i.m anche alcune figure retoriche già incontrate in altri video.
La location immaginaria dove in questo caso "il dj suona la base, fa muovere gli stronzi come un terremoto" è simile a quella di "Scream & shout" dove "Se sai di cosa stiamo parlando alza la musica e fai crollare la casa, la casa. Hey tu alza la musica, e non abbassarla ci siamo stiamo per far scuotere la terra perché ovunque andiamo noi.."
Queste due opere in un certo senso incrociano il video "I need your love" dove ritroviamo nel finale una location questa volta visibile ma che sembra realizzare le due location immaginarie in un contesto dannatamente dolce se consideriamo l'eventuale possibilità di una società segreta di creare terremoti artificiali.
Ancora poi nel testo di "Crazy kids" troviamo la figura retorica simile a quella di "Diamond" questa volta espressa in una frase del ritornello "e brilliamo come stelle"
Inoltre nella frase "conoscono il mio segno zodiacale non sono vergine e non sono della vergine" sembra che a parlare per se sia qualcun'altra visto che di Kesha è ovvio che se ne sappia il segno zodiacale basta andare su uno dei migliaia di siti che parlano di lei.
Tutto porta a pensare che tutte queste artiste stiano sponsorizzando occultamente un'idea falsa e la sola stessa persona falsa che incarna quest'idea.
Bene se così fosse allora abbiamo un'elemento in più non è della vergine.
Ci sono in definitiva elementi in tutte queste opere che richiamano ad una certa ricontestualizzazione di quello che esprimo nel mio blog. Ma forse questa è solo una mia sensazione.
Ad ogni modo a tal proposito ribadisco che tradire satana è come essere fedeli a Cristo.
E' come la moltiplicazione tra segni, meno per meno fa più.
Vedete che le parole sono relative quando è presente lo spirito.
Anche la figura retorica del sole come luce vitale viene spesso ricondotta a quella del portatore di conoscenza. Ma come può portare luce una setta che si preoccupa di restare nell'ombra.
Come può dirvi la verità chi vi spinge a proferire falsa testimonianza ?
Questa figura retorica della sposa bionda risorta di Cristo è solo un modo per portavi lontano da lui e distruggere completamente le altre religioni per crearne una mondiale. Non ne esiste una originale e una falsa come potrebbero ultimamente farvi credere ma è una truffa in origine.
Gli artisti che ho preso in considerazione sono quasi tutte donne e volevo ricordare ai più veementi che non si tratta di dare la caccia alle streghe ma di esaminare scelte e conseguenze facendo attenzione a chi minaccia la facoltà di intendere e volere.
Tra chi sponsorizza l'occhio illuminato ci sono infatti anche molti uomini ne cito uno su tutti Jay z ovvero Shawn Corey Carter famoso rapper e produttore discografico.

domenica 18 agosto 2013

Cervello e sorveglianza satellitare, aggressione e tortura.


Vi sarete accorti che molti argomenti stanno convergendo fino a confluire in una coscienza spontanea globale e superiore che si oppone ad un'unica idea indotta dal nuovo ordine mondiale.
La soluzione è comprendere che siamo in qualche modo sempre e tutti collegati, realizzare che davvero se fate del male al più piccolo e come se l'avesse fatto a voi e in questo contesto immaginare sempre più una società globale che possa soddisfare tutti. Il fatto che non sia possibile è solo un luogo comune, una convinzione indotta da chi sà che un'alternativa è sempre possibile. Si chiama fantasia ed è il baluardo della creazione.
Questa premessa è dovuta per scongiurare qualsiasi tipo di ansia che potrebbe provocare l'articolo che vado a riproporre dal sito wordpress.com


Cervello e sorveglianza satellitare, aggressione e tortura.

La NSA e l'uso di Signals Intelligence per la stimolazione EMF del cervello.

Signals Intelligence della NSA usa la stimolazione EMF del cervello per il Neural Remote Monitoring (RNM) e il collegamento cervello elettronico (EBL).

La stimolazione EMF del cervello è stata sviluppata nel periodo del famigerato programma MKULTRA nei primi anni 1950, che ha incluso la ricerca neurologica attraverso “radiazioni” (non ionizzanti EMF) e la ricerca e sviluppo della bioelettronica.

La tecnologia segreta risultante è classificata presso l'Archivio di Sicurezza Nazionale come “Radiation Intelligence”, definito anche come “informazioni involontariamente emanate, praticamente onde elettromagnetiche emanate nell'ambiente, non compresa la radioattività o l’esplosione nucleare”.

Signals Intelligence applica questa tecnologia segreta nello stesso modo come applica altri programmi di guerra elettronica del governo. La NSA controlla le informazioni disponibili su questa tecnologia e secretando questo tipo di ricerche scientifiche all’opinione pubblica. Ci sono anche degli accordi internazionali tra le agenzie di intelligence per mantenere questa tecnologia segreta.

La NSA ha brevettato apparecchiature elettroniche che analizzano l'attività elettrica negli esseri umani a distanza. Attraverso la computer-generated brain mapping, riescono a monitorare costantemente tutte le attività elettriche del cervello della popolazione. L’NSA riesce a decodificare le mappe cerebrali individuali (di centinaia di migliaia di persone) per motivi ( dicono ) di sicurezza nazionale.

La stimolazione EMF del cervello è anche segretamente utilizzata dai militari.

Ai fini della sorveglianza elettronica l'attività elettrica nel centro del linguaggio può essere tradotta (tramite dei sintetizzatori) in parole. L’RNM può inoltre inviare segnali codificati alla corteccia uditiva, permettendo così la comunicazione audio direttamente nel cervello (scavalcando le orecchie). Gli agenti possono utilizzare questa tecnica per torturare segretamente i soggetti, simulando allucinazioni uditive tipici della schizofrenia paranoide.

Senza alcun contatto con il soggetto, il monitoraggio remoto neurale può tracciare l'attività elettrica della corteccia visiva di una persona trasmettendo direttamente immagini al suo cervello, il tutto viene controllato tramite un monitor video. Essi pertanto riescono anche a vedere ciò che gli occhi del soggetto preso di mira stanno vedendo in quel preciso momento.

L’RNM può inviare immagini direttamente alla corteccia visiva. bypassando gli occhi e i nervi ottici.

Possono utilizzare questi strumenti per inserire delle immagini di nascosto nel cervello di qualcuno mentre dorme, in fase REM, programmando così la mente della vittima per i loro scopi.

Le capacità di agenti NSA con RNM.

Insomma, la voce e il suono in 3D, (audio subliminali e non) possono essere inviati alla corteccia uditiva della gente (bypassando le orecchie) e le immagini possono essere inviate alla corteccia visiva.

L’RNM può anche alterare le percezioni di un soggetto come gli stati d'animo, e il controllo motorio.

Questo è diventato una metodologia tipica per le comunità di intelligence.

L’RNM infatti permette un completo controllo audio-visivo del cervello. La National Security Agency può rilevare, identificare e monitorare in remoto i campi bioelettrici di una persona.

Hanno anche la capacità di monitorare in remoto e in modo non invasivo, le informazioni nel cervello umano elaborandole in digitale, decodificando i potenziali evocati tra i 30-50 Hz, .5 milliwatt (emissioni elettromagnetiche provenienti dal cervello) .

L’attività neuronale nel cervello crea un pattern elettrico che ha un flusso magnetico mutevole. Questo flusso magnetico emette una costante di 30-50 Hz, 0,5 milliwatt d’onda elettromagnetica (EMF).

Nell'emissione elettromagnetica del cervello sono contenuti picchi e modelli chiamati “potenziali evocati”.

Ogni pensiero, reazione, comando motorio, evento uditivo e immagine visiva del cervello ha un corrispondente “potenziale evocato” o un insieme di “potenziali evocati”.

L'emissione di campi elettromagnetici del cervello possono essere decodificati in pensieri, immagini e suoni.

La NSA utilizza la EMF Brain Stimulation, anche come sistema di comunicazione per la trasmissione di informazioni (come messaggi nel sistema nervoso) per gli agenti dei servizi segreti, per trasmettere al cervello dei soggetti operazioni top secret (anche in modo non percepibile a livello conscio).

La decodifica RNM richiede una frequenza di risonanza per ogni area specifica della mente. Tale frequenza è quindi modulata per imporre le informazioni in quella zona specifica del cervello.

La frequenza a cui le varie aree cerebrali rispondono varia da 3 Hz a 50 Hz. Solo L’Intelligence della NSA modula i segnali in questa banda di frequenza.

Un esempio di stimolazione EMF del cervello:




La pubblicazione è dovuta visto il verificarsi di situazioni molto spiacevoli come questa.

Si cava occhi in chiesa, messa choc a Viareggio

E' stato impossibile reimpiantare i bulbi, malori tra i fedeli

VIAREGGIO (LUCCA) - Era seduto tra i fedeli che assistevano alla Messa della domenica mattina nella Chiesa di S.Andrea quando, durante l'omelia, si e' strappato entrambi gli occhi con le mani. E' accaduto stamani a Viareggio: protagonista del gesto un quarantaseienne viareggino con problemi psichici.
Dal sito Ansa 2/8/2011


Come spesso faccio, cerco di non giungere a conclusioni affrettate e di non rassegnarmi mai all'idea che essendo già tutti controllati non cambierà mai niente considerando che al mondo potrebbero esserci altri modi e tecnologie che si oppongono nella stessa misura e con intenti diversi.
Una cosa è certa prima o poi questo gap di conoscenza tra gli esseri umani dovrà essere colmato per raggiungere la pace e la verità.
Approfitto per ringraziare tutti quelli che sono con me e direttamente o indirettamente permettono di ispirarmi nel continuare le pubblicazioni in questo blog. A voi va il mio più caloroso abbraccio.
Dedicato a tutti quelli che sanno che sto parlando di loro.

giovedì 15 agosto 2013

Quante cose che non sai di lei

Siccome nei momenti in cui è difficile negare l'evidenza viene spesso utilizzata questa canzone come capro espiatorio della barbie gesùcristo, ve le dico io queste cose tanto la barbie gesùcristo non esiste.
Non come Panariello lui esiste.
Vi ha mai detto, soprattutto alle donne, che fa parte di un' organizzazione che fondamentalmente è maschilista. Un'esempio su tutti gli evidenti riferimenti di note cantanti alla programmazione Monarch ed a Satana.
Basta cercare su youtube senza farsi trasportare dall'effetto folcloristico che alcuni provano a dargli.
Un esempio su tutti è Crazy kids di kesha. Nella parte iniziale l'occhio al centro della mano nell'attuale contesto culturale è una chiara irriverenza alle stimmate di Gesù.
Dedicherò al più presto un post a questi codici nascosti che stanno diventando sempre più evidenti e frequenti nei video musicali. Il riflesso della loro paura nell'affrettare i tempi.
La summa di tutto però la riporto qui ed è il ritornello di Rihanna nella canzone "Diamond".
You and I we're like diamond in the sky. Tu ed io come diamanti nel cielo.
Alla luce del blue beam project c'è ancora da spiegare qualcosa? Considerando il fatto che nel video relativo alla canzone i diamanti vengono trattati come crack o droghe da fumare. Il riferimento è alla droga del nuovo ordine mondiale per il popolo. Falso, falsa profeta.
Inoltre anche Rihanna nel suo nuovo profumo è stata biondizzata.
Quindi da chi a chi è rivolto questo messaggio. Per quanto mi riguarda mai avrei pensato di essere così fiero di essere Cristiano o almeno provare ad esserlo. Le resistenze nello scrivere sul blog sono venute proprio dal mondo della bionda.
A tal proposito vi ha mai detto che è riuscita a farmi regalare questo.


La prossima volta che mi fai recapitare un capretto lo sacrifico per Pasqua così uniamo l'utile al dilettevole.
Spesso ho parlato di viltà nel mio blog, poi mi sono reso conto che ho rischiato di fare un complimento a chi ne ha dimenticato il significato. Ricordandolo significa che se mi offendi in pubblico e riferendoti direttamente a me sai che ti spacco la faccia. Se sei vigliacco fai finta di parlare con un amico o con tuo figlio o qualsiasi ingenuo che ti regge il gioco da un palchetto perché hai paura che ti spacchi la faccia.
Hai paura della verità. E' talmente debole la tua realtà che la minima insinuazione la manderebbe in frantumi. In poche parole sei senza coraggio.
Vi ha mai parlato la bionda di un'energia chiamata orgone.
Vi ha mai detto la bionda che tramite la sua setta utilizza la frustrazione sessuale. Una fra tutte è di indurre la vittima nella condizione di colpevole assoluto della sua infelicità. Un'esempio fra tanti è di drogare la vittima e poi fargli credere che la mancata erezione sia una sua colpa. Per carità non è uguale ma è un po' come quei bastardi che stuprano le donne e poi vogliono convincerle che è stato Dio.
Questo significa utilizzare l'amore e il sesso (a patto che ci sia una distinzione se entrambi sono consenzienti) come forma di potere, quando ve ne fate sfoggio per offendere gli altri quando fate proprio qualcosa che non avete creato voi.
La bionda di tanto in tanto vi ricorda video come questi.



Nella vita puoi avere una tua ideologia una filosofia di vita o essere semplicemente ateo e perfino criticare la tua religione ma questo filmato indica la volontà di fare propria la notorietà di un'altro.
In questo caso Cristo e non la chiesa cattolica. Fin quando si scherza, si critica ragionevolmente un tipo di musica può essere anche accettabile ma quando rivela questo tipo di intento l'esclamazione comune almeno in teoria anche di atei dovrebbe essere: aspetta  un attimo ma mo chi cazzo è sta bionda per permettersi di salire su una croce?
Giuro io dal mio blog non le ho mai torto un capello.
La risposta comune di queste pseudoidiote/i è stata di iniziare con il proprio stile di vita a sponsorizzare questa idea.
Allora ecco uscire di casa  il lui moro/brizzolato e lei capelli lisci biondi. Gruppetti di ragazzine  sempre con almeno una bionda a seguito, borse di Merylin Monroe come se piovesse, Il 2012 è diventato il duemila e biondici,  gente che è contro l'aborto e poi si strappa i capelli per Emma Bonino presidente della Repubblica che fa il paio con Emma Marrone presidente della Maria DeFilippi fan club e il macabro cerchio si chiude senza lasciare alcuno spiraglio.
Ho meglio lasciando delle trappole come il film l'uomo d'acciao. Sono riusciti persino a rompere i coglioni a Lois Lane notoriamente mora come la pece.
Guardate da questo momento in poi sarò molto più crudo nell'esposizione dei contenuti perché ho dato tempi e modi per comprendere tanto che un certo mio modo di agire attualmente diventa legittima difesa.
Leggittima difesa contro quei bastardi psicopatici che ancora si frappongono sulla mia visuale e guardano storto qualsiasi mio approccio di conoscenza. Loro sanno benissimo di che parlo e anche quelli che subiscono questo atteggiamento senza reagire.
Guardate io non sono un uomo d'acciaio sono molto di più.
Come tutti gli altri uomini sono un essere vivente con dei doveri e soprattutto con dei diritti umani che vanno rispettati.
E poi in effetti questo blog non è niente di speciale, mai un commento, qualche visita di tanto in tanto e via.
Vi lascio con una domanda che possa stimolarvi un po'. Sapete davvero cosa vuol dire controllo?
Questa è una domanda da un milione di dollari e la risposta sarebbe un po' come scoprire finalmente che ruolo ha Filippa Lagerback a che tempo che fa'.