mercoledì 10 febbraio 2010

Dove sta' la verità

Come succede di tanto in tanto vengono diffuse immagini di Osama Bin Laden che in passato hanno sollevato non poche polemiche e perplessità. Allo spettro del terrorismo questa volta però sono stati aggiunti per crearne l'invecchiamento alcuni particolari senza rispettare le più elementari procedure previste per la creazione di un'identikit. E' recente infatti la foto del terrorista pubblicata sul sito dell'FBI nella quale vengono letteralmente clonati barba e capelli di un noto politico spagnolo Gaspar Llamazares che come affermano alcuni suoi collaboratori si è distinto in passato per interventi su alcuni voli fantasma della CIA riguardo al trasferimento di terroristi da sottoporre a tortura.

Dubitare di un ente governativo come l'FBI diventa lecito visto le responsabilità ancora oggi tutte da accertare negli attentati dell'undici settembre.


Articolo tratto da La Stampa



16/1/2010 (9:18)
Il Bin Laden invecchiato dall'Fbi
ha i capelli di un politico spagnolo


Il Bureau ammette: per ricostruirlousata
un'immagine trovata sul Web E Llamazares
minaccia azioni legali
Il confronto pubblicato dal sito del Mundo
MADRID
Una foto identikit di Osama Bin Laden pubblicata sul sito Fbi dei criminali più ricercati si è ispirata in parte al volto di un noto politico spagnolo, l’ex-leader della coalizione di sinistra Izquierda Unida Pascal Llamazares, scrive oggi il quotidiano El Mundo citando fonti dell’agenzia americana.

La foto, che mostra il volto del capo di Al Qaida come sarebbe oggi secondo gli analisti del Fbi, è stata ora ritirata dal sito «Rewards for justice» del Federal Bureau. Il portavoce Fbi Ken Hoffman interrogato dal quotidiano spagnolo ha confermato che un analista del Bureau, non soddisfatto dalle soluzioni tecniche fornite dai programmi interni, ha cercato su internet elementi di volti che potrebbero corrispondere a quello di Bin Laden, e ha usato i capelli e la fronte di Llamazares.

È stata, ha aggiunto Hoffman, una decisione «del tutto irregolare. È contrario alle procedure rubare elementi di una fotografia pubblicata integralmente» ha aggiunto. Llamazares ha fatto sapere che chiederà al governo spagnolo del premier socialista Josè Luis Zapatero di esigere chiarimenti da quello americano, e ha precisato che non intende recarsi negli Usa, dove la foto cosi ricostruita di Bin Laden potrebbe essere usata per controlli alle froniere. «La sicurezza di Bin Laden non teme nulla - ha commentato - la mia si» e ha annunciato azioni legali dicendosi «sbalordito».

«Prima di tutto chiedero spiegazioni all’Fbi, che non me he hanno ancora date e poi mi riserverò il diritto di intraprendere azioni legali», ha detto il politico spagnolo. «Negli ultimi giorni ho visto i servizi segreti coinvolti in alcune cose molto strane, commettere alcuni errori importanti, ma non avrei mai creduto che avrebbero potuto incidere in maniera così diretta su di me», ha aggiunto.

A segnalare al quotidiano El Mundo la curiosa somiglianza tra le due foto era stato un attento lettore. L’immagine ritoccata del terrorista più ricercato del mondo era apparsa per diverse ore sul sito del Dipartimento di Stato americano, nella sezione «Rewards for Justice», ma poi era stata ritirata. «Ci assumiamo tutta la responsabilità per quanto accaduto», ha detto Ken Hoffman, portavoce del FBI. «I nostri disegnatori -ha spiegato a El Mundo- hanno a disposizione un’ampia gamma di tratti generici per il volto (occhi, capigliatura, etc) e possono scegliere tra questi per creare simulazioni al computer. Per qualche ragione un tecnico, che non era particolarmente soddisfatto delle varie capigliature offerte dal programma, ha deciso di propria iniziativa di ricorrere alle immagini di Google». Usando l’opzione «ricerca avanzata» di Google Immagini, il tecnico ha associato le parole chiave «volto» e «varietà di nomi islamici».

lunedì 8 febbraio 2010

Scie chimiche conferenza a Viterbo

CONFERENZA PUBBLICA SABATO 13 FEBBRAIO 2010

ORE 16,00






Programma


Ore 16,00 Apertura a cura del Comitato Alta Tuscia Contro le Scie Chimiche

Proiezione video-spot “ I cieli della Tuscia”

Interverranno come relatori:

Ore 16,10 Rosario Marcianò Presidente del comitato nazionale contro le sie chimiche “ Tanker Enemy” Esplorazione del fenomeno scie chimiche e correlazione con le emissioni elettromagnetiche in ambito militare Scie chimiche, emissioni elf e patologie correlate E' prevista la proiezione di una serie di documenti video sul tema

Ore 19,00 Vittorio Ioro e Corrado Pala - Portavoce del Comitato di Roma “ Cieli liberiPresentazione del comitato

A seguire Dibattito pubblico



Presso la Sala Conferenze della Provincia di Viterbo Via Saffi, 49 Viterbo

INGRESSO LIBERO

info: comitatoaltatuscia@gmail.com


giovedì 4 febbraio 2010

Déjà vu

A volte penso che strana questa sensazione mi sembra di averla già vissuta ma poi riflettendoci bene realizzo che non si tratta di un misterioso déjà vu ma di fatti realmente accaduti che si ripetono con modalità diverse ma con lo stesso fine.

Considerando infatti l'emendamento D'Alia e ddl Carlucci non si può evitare il sospetto che il Decreto Legislativo n. 169 ribattezzato decreto Romani abbia lo stesso intento dei suoi predecessori.

Il documento in questione non presenta tanti punti ambigui ma uno solo fondamentale e determinante che racchiude nella definizione di "servizi di media audiovisivi" anche i siti internet che non fanno uso incidentale dei video come si evince nel comma 1, dell'articolo 4 alla lettera a.

Questo sottoporrebbe numerosi siti e provider a sanzioni e autorizzazioni spropositate e a discrezione delle autorità preposte al controllo.

Il decreto trasmesso alla Presidenza della Camera dei Deputati il 18 dicembre 2009 recepisce la direttiva 2007/65/CE del Parlamento europeo nella quale vengono definiti i servizi e fornitori di servizi di media audiovisivi.

Ancora una volta ci troviamo di fronte al tentativo di immobilizzare la comunicazione tra la gente, diritto inviolabile di cui qualcuno si fa beffa.

D'altronde che cos'è la crisi se non il tempo speso da chi ha il potere per mantenerlo ed imporre la propria visione del mondo.

Sotto trovate altri link sull'argomento tra cui anche il Ministro Gentiloni che se ne occupato nel suo blog.