lunedì 31 agosto 2009

Ogni riferimento a cose o persone è puramente voluto

Allo stesso modo con cui vari segnali viaggiano sullo stesso cavo per essere codificati e decodificati alla partenza e all'arrivo una comunicazione che sia verbale non verbale o visuale può essere utilizzata per mandare diversi messaggi anche completamente diversi fra di loro. I meccanismi per fare tutto questo, utilizzando come strumento la polivalenza di significato di parole e immagini, sono da sempre l'allegoria, la metafora, i doppi sensi e le allusioni.
Tutte figure retoriche volte a creare un particolare effetto e che creano diverse chiavi di lettura, uno esplicito e letterale e uno più implicito e sottinteso che si presta però ad una maggiore ambiguità e suggestionabilità.
Questo modo di comunicare non è di per se dannoso ma è solo un'altro modo di farlo che ha comunque radici antiche.
Cristo ad esempio lo utilizzava attraverso le sue parabole e se ne è sempre assunto la piena responsabilità.
Essendo solo un modo di comunicare può essere utilizzato in modo "innocuo" e costruttivo o in modo "offensivo" e distruttivo allo stesso identico modo in cui utilizziamo qualsiasi altro tipo di comunicazione.
C'è forse però una differenza sostanziale nella figura retorica: è, per la sua arbitrarietà, in certi casi socialmente e giuridicamente difficilmente dimensionabile proprio perchè non è ufficialmente riconosciuta come linguaggio vero è proprio per la moltiplicità di interpretazioni a cui si presta e offre a chi la produce la possibilità di esimersi dalla responsabilità del significato che si vuole trasmettere.
Per questa sua caratteristica viene ad esempio spesso usata nelle organizzazioni criminali per il trasporto delle informazioni anche a carattere intimidatorio.
Chiedere una quota per assicurare un negozio ad esempio può essere metafora del pizzo anche se letteralmente non lo è.
Spesso però sono il contesto e l'esperienza degli interlocutori a fornire l'interpretazione e se la richiesta partisse da un'uomo con pistola a seguito o di cui conosciamo i precedenti allora il senso sottinteso della frase appare più chiaro.
Ampliando il discorso si capisce che utilizzando una serie di parole o immagini dandogli un senso sottinteso si può instaurare una comunicazione che si svolgerà su un piano metaforico basato sulla tacita accettazione e riconoscimento di un codice di significati.
Qui sotto ne trovate un piccolo esempio.


In questa comunicazione è racchiusa non solo la metafora ma la figura retorica in generale con allusioni e doppi sensi che creano l'allegoria.
I due protagonisti stanno esprimendo un punto di vista intimo perchè il loro freno inibitore è cancellato dalla consapevolezza che possono in qualsiasi momento tirarsi indietro affermando che il senso della frase era un' altro, ossia quello letterale e convenzionale, con questo espediente è molto facile quindi parlare senza temere di subire le conseguenze di quello che si dice.
Questa mancanza di responsabilità è utile se serve a raccontare la verità tenendola nascosta a chi vuole soffocarla ma che succede se si racconta una menzogna tenendola nascosta a chi cerca la verità?
Inoltre la metafora così come la retorica ci aiuta ad esprimere e sintetizzare concetti ma forza anche la nostra volontà di accettarli e condividerli perchè crea una suggestione data da una forte carica espressiva.
Ma un'informazione, un concetto, un'idea, non è più vera se raccontata metaforicamente.
Tuttavia oggi siamo quasi invogliati ma talvolta costretti ad usare la metafora più delle parole tanto che nelle persone si è sviluppata una forte propensione a cercare a tutti i costi un significato diverso o sottinteso di un discorso trascurando quasi del tutto quello ovvio e letterale.
Ora questa premessa era dovuta per poter esporre successivamente il mio punto di vista e permettere una giusta interpretazione di quello che ho scritto e che scriverò evitando ogni possibile strumentalizzazione o distorsione dei contenuti di questo blog e sarò sempre presente per argomentarne su richiesta qualsiasi passaggio.
A volte mi domando come mai la scritta "ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale" fosse fatta scorrere nei titoli di alcuni ormai vecchi film e soprattutto come mai quella scritta oggi non esista più.
Forse si era capito il rischio di fraintendimento che si poteva scatenare nello spettatore lo stesso rischio che qualcuno a visto come opportunità per dire o far vedere una cosa e sottintendere una persona o una realtà senza di fatto risponderne in prima persona.
La Metafora e la figura retorica in generale può assumere un carattere occulto o subliminale proprio per la suggestione che è in grado di creare fornendo un'altra realtà che anche se sfuggente e non convenzionale tenderà ad imporsi come vera.
La pubblicità occulta radiofonica televisiva o su carta stampata non è prerogativa solo degli oggetti ma può essere fatta anche utilizzando la figura retorica e allegorica per sponsorizzare persone, idee, realtà e punti di vista tanto che oggi è curioso notare come molti nel loro vivere quotidiano adottano sempre più spesso, nel parlare o anche nella scelta di indumenti e cose personali simboli di riferimento come il sole e la luna, il mare il leone, il rosso e nero le lettere M,G,F,e come sempre più spesso le corporation spingano e insistano nel produrre oggetti e pubblicità con queste caratteristiche.
Se siamo sensibili a questi segnali è perchè sono stati ripetuti esasperatamente almeno negli ultimi 8 anni nei principali mezzi di comunicazione e pubblicitari in modo più o meno evidente ma comunque costante e non affatto fortuito.
Se poi questi simboli nei discorsi, figure, programmi e spot vengono esposti in modo duale e allusivo suggeriscono la chiave di lettura di una comunicazione metaforica che potrebbe collegarli a due persone reali e persino ad una storia romantica tra le due.
Anche il nome di una conduttrice Maria de Filippi che presenta 4 programmi su 10 potrebbe fare da metafora ad una coppia se siamo stati abituati ad intenderla in quel senso.
In seguito come il fiocco diventa valanga questo scenario potrebbe aver coinvolto chiunque fosse in grado di capirne o decodificarne il senso soprattutto se viene ribadito anche nella vita reale al di fuori dei mezzi che l'hanno prodotto diventando un dato di fatto mai successo senza ricordare più quando ha avuto origine.
Perdonate la metafora ma siamo tutti liberi di farla.
L'innamoramento è la condizione migliore per la manipolazione di un'individuo quando siete innamorati non vi fate domande e non nutrite sospetti, cedete facilmente a qualsiasi richiesta e
accettate volentieri qualsiasi compromesso.
Questo è uno stato d'animo positivo ma più vulnerabile e può essere anche provocato proprio per essere usato contro di voi.
Quindi giusto per scongiurare il pericolo di false realtà create per indurre questo stato ricordo che se pensate alla pace come il compimento dell'unione tra il sole e la luna e cioè tra le due persone che metaforicamente vi sono state indicate come tali è falso.
Se vi siete resi conto che altre persone intendono questi simboli come li intendete voi non c'è niente di mistico o divino è solo una figura retorica diffusa da un potere forte allo stesso modo di un'informazione.
Se vi hanno fatto credere che è giusto tacere a fin di bene è falso il silenzio è sempre mafioso e chi vi insegna a mentire non vi stà dicendo la verità.
Siamo tutti vittime inconsapevoli di una fiducia strappata con l'inganno da promesse intuibili ma mai chiare ed esplicite e per questo non rivendicabili.
Stiamo vivendo in modo perpetuo la condizione di chi si aspetta da un momento all'altro un chiarimento eternamente e volutamente procastinato nel tempo la carota davanti al cavallo, erba sempre fresca per le pecore destinate al macello.
E' possibile che sia stata diffusa metaforicamente una storia romantica surreale che pur promettendola non vedrà mai la fine perchè verrebbe a cadere lo scopo per cui è stata creata, il controllo dell'opinione pubblica.
Una storia di cui alcuni hanno imparato a godere negli anni tanto da sviluppare un senso di assuefazione che li spinge ossessivamente a diffonderla attraverso il linguaggio ma spesso perfino mediante abbigliamento, colore e taglio di capelli fino a sostituirla alla vita reale screditando ed emarginando chi non lo fa con la presunzione di sapere tutto della vita e persino quello che è bene per gli altri, una sicurezza tale che quando viene messa in discussione crea panico e disorientamento in questi soggetti che iniziano a sbattere ripetutamente contro un muro come giocattoli caricati a molla.
Attualmente c'è il pericolo che venga cancellata qualsiasi etica o morale pur di perpetrare questo stato emotivo che provoca comunque un forte piacere.
Se così fosse sforzatevi di fare un passo indietro perchè la strada intrapresa non porta altro che ad un'angoscia ridondante interrotta a tratti da intensi momenti di gioia.
Forse proverete la frustrazione di chi capisce di essere stato ingannato ma farà da trampolino ad una condizione più serena dell'animo.
La comunicazione metaforica se non letteralmente discussa e non correttamente interpretata può creare castelli di carta che faranno più male quanto più si mostreranno nella loro fragilità.
Nulla vieta che i simboli di riferimento possano cambiare nel tempo al cambiare degli eventi così ad esempio al nero si potrà sostituire il blu ma sarà riconoscibile perchè oltre ad essere un colore per convenzione maschile verrà probabilmente accostato al rosso in un contesto duale.
Essendo comunque un tipo di comunicazione la metafora potrebbe essere anche usata per screditare una figura a vantaggio dell'altra così magari trasmettendo un servizio in tono sarcastico sul leone che consideriamo il re della foresta ma che rischia, per via dell'inquinamento, di fare la fine del topo con la polpetta avvelenata è chiaro che si tenta di sminuire per non dire intimidire la persona reale che ad esso abbiamo eventualmente collegato.
Ora c'è solo da chiederci dov'eravamo quando abbiamo lasciato montare telecamere in ogni punto delle nostre città quando abbiamo accettato concetti come le guerre di pace, lo sciopero virtuale, la patente ciclabile, il lavoro a tempo, l' immigrazione clandestina, l'aranciata senza arancia che rendono bene l'idea del futuro che si prospetta.
Come mai chi pur conoscendo i nodi cruciali che governano il sistema non ve ne ha parlato prima lasciando che la suggestione che viviamo in un mondo giusto continuasse a crescere.
Un popolo civile non ha i militari per strada ma dovrebbe lasciare che i propri rapporti sociali vengano orientati secondo le regole del buon senso e del vivere comune e non dalla minaccia di un fucile.
La responsabilità dei crimini non può essere affidata sempre al singolo individuo evitando accuratamente di prendere in considerazione quella del sistema.
Si fanno leggi così inverosimili che la gente pensa che mai verranno applicate ma poi si ritrovano privati dei punti della patente mentre sono in bici e sembrano cascare dalle nuvole.
Siamo diventati così egocentrici e presuntuosi tanto da non riconoscere e ammettere la truffa anche quando ci viene sbattuta in faccia senza più curare la nostra dignità e il rispetto per gli altri.
Chi ha utilizzato il vittimismo e i sensi di colpa per plagiare gli individui oggi deve delle spiegazioni a tutti noi perchè mentre ci proponeva un mondo d'amore stava contribuendo a crearne uno dominato dall'odio e dalla repressione in un vile doppio gioco dai contorni inquietanti.
Il vero strumento per dominare le persone sono le affettivita, le paure e le ambizioni sono questi i coefficienti sui quali la gente si basa per effettuare le proprie scelte nella vita.
Una storia fantastica che passi attraverso i popoli è lo strumento perfetto il catalizzatore e volano per l'instaurazione di un nuovo ordine mondiale talvolta sussurrato dai media e da alte cariche dello stato e introdotto furtivamente creando l'esigenza di nuove regole, di un'ordine che sarà però secondo due classi sociali una ristretta e dominante ed una più ampia ma dominata.
Questa calma apparente questa libertà vigilata non è pace ma l'espressione di una società narcotizzata a cui viene nascosta e distorta continuamente la realtà.
Non lasciate che altri commentino il mio blog al posto vostro ma traetene voi le conclusioni per poi confrontarle.
Occhio però a distinguere bene chi sono i persecutori e chi i perseguitati perchè c'è chi potrebbe ribaltare completamente queste due figure allo stesso modo in cui chi intuisce e segnala un pericolo viene denunciato per procurato allarme.
Questo post come tutto il blog del resto è solo una fionda come risposta al fuoco di un bazooka e diffidate di chi vuole farvi credere il contrario.
Forse molti mi odieranno tanto più avranno creduto alla metafora del nuovo millennio ma per chi avverta un perenne senso di disagio e si chieda come fare per combatterlo vi faccio notare che se siete arrivati a questo post qualcosa la state già facendo cercando di capire quello che succede intorno a voi senza cedere alla volontà di chi vuole seppellire tutto sotto un'alone di mistero.