Domenica 4 dicembre a Mola di Bari si terrà il convegno organizzato dal Movimento Politico di Liberazione per il BENE COMUNE.
lunedì 28 novembre 2011
venerdì 18 novembre 2011
Contro le scie chimiche
Domenica 20 novembre, dalle ore 10, a Roma Ivana Mannino, ideatrice della manifestazione contro le scie chimiche dello scorso 20 novembre 2010, invita ad un incontro organizzativo per la lotta contro le scie chimiche presso l'Hotel dei Congressi, via Shakespeare (zona EUR), vicino fermata metro EUR Fermi.
Non smetterò di promuovere qualsiasi iniziativa contro le scie chimiche finchè avrò fiato nei polmoni ed approfitto per un singolare aggiornamento in merito che anche se un po' datato vale la pena di essere riproposto.
Sembrerebbe un'incrocio tra la fascinazione e la presa in giro ma nella migliore delle ipotesi un gesto di totale incoscienza.
sabato 29 ottobre 2011
Fac simile
Quello che vedo io è una organizzazione compatta che si adopera nella continua manipolazione della verità e che in tv spodesta, calunnia e diffama chiunque provi a fare un minimo di atea informazione.
Questo grumo di sangue presto finirà col farci avere un'embolia.
C'è un'arroganza di fondo che prendendo vari spezzoni della realtà li unisce insieme in modo tale da creare sempre la stessa plausibile versione da imporre agli altri.
Sembra quasi vogliano dire vedete il mondo è come lo descriviamo noi.
Con lo sviluppo della rete la tv avrebbe dovuto mostrare maturità rispondendo nei fatti alle critiche mentre l'unica cosa che hanno saputo fare è mettersi sullo stesso piano di un utente qualsiasi che posta in un blog o carica video su youtube diventandone il fac simile.
Chiunque provi a creare un minimo di collaborazione tra le due realtà viene emarginato.
Tanto per dare credibilità alle mie parole visto che oggi non basta più l'evidenza dei fatti iniziamo con il considerare alcuni aspetti.
Il Giappone del disastro di Fukuscima è sparito dalle cronache mentre sono comparsi blog televisivi che hanno la stessa valenza della mediaset che si iscrive su facebook.
Variopinta poi l'esibizione di libretti stile Travaglio che con lui spesso non hanno nulla a che fare interpretando una sua scelta come la premeditazione di una tecnica da poter essere riutilizzata.
Certo difficile per chi è abituato a fingere pensare che ci sia ancora chi si comporta in modo naturale.
Ma passando per il segnale satellitare ritroviamo la stessa campagna questa volta contro Current TV chiusa nel silenzio generale e senza una valida motivazione.
Il Budget ridotto solo una delle ultime.
I disastri geoclimatici degli ultimi tempi ?
Tutto normalmente anormale tanto che sono ancora qui ad aggiornare una lista che è diventata ormai di necrologi.
Tsunami Sumatra Golfo del Bengala 26 dicembre 2004
da terremoto 9.3 Richter
Uragano Katrina New Orleans 29 agosto 2005
Alluvione a Roma con rischio 12 dicembre 2008
esondazione Tevere
Incendi in Australia 8 febbraio 2009
Terremoto l'Aquila 5.9 Richter 6 aprile 2009
ore 3:32
Tsunami isole Samoa da Terremoto 29 settembre 2009
8,3 Richter Oceano Pacifico Meridionale.
Alluvione Messina. 1 ottobre 2009
Tsunami Haiti da Terremoto 7.3 Richter 12 gennaio 2010
a 16 km dalla capitale Port au prince.
Terremoto in Messico 7.2 Richter ore 22:40 4 aprile 2010
ora locale.
Eruzione Vulcano Eyjafjallajokul in Islanda aprile 2010
Voli bloccati per giorni in tutta Europa.
Alluvione Veneto e Toscana. 1 Novembre 2010
Alluvione Australia Queensland. 10 gennaio 2011
Tsunami Giappone da Terremoto 11 Marzo 2011
9 Richter a 130 Km dalla costa
3:59 ora locale.
Terremoto in Turchia 7.2 Richter ore 13:41 23 ottobre 2011
ora locale.
Alluvione in Liguria e Toscana tra il 25 e 26 ottobre 2011
Il fenomeno poi passato del tutto inosservato è successo a giugno con chicchi di grandine grossi 5 cm come documentano a questo link.
Senza contare la recente alluvione a Roma che ha messo in evidenza la carente informazione in merito alla portata dell'evento.
Disinformazione che stimola anche quella dal basso quando senti descrivere da un tuo collega la pioggia di un mese caduta in poche ore come un innocuo temporale estivo.
Ma quando diventa difficile ormai minimizzare allora si ammette che qualcosa di insolito sta accadendo e che invece di capire cos'è bisogna iniziare ad accettarlo.
Accettare quindi se ho ben capito il rischio, visto il moltiplicarsi dei fenomeni estremi, di essere sepolti in casa da una valanga di fango o dalle stesse pietre che mi fanno da tetto.
Allora temo per la difesa del nostro paese perché se fossimo in guerra, una grandinata di proiettili di ghiaccio o una bomba d'acqua potrebbe abbattere in blocco un'intero stormo di nostri aerei da combattimento.
Inoltre l'abusivismo edilizio non può fare da capro espiatorio se tra gli insediamenti colpiti dalle catastrofi se ne trovano alcuni vecchi di centinaia di anni.
Ma seppur seguendo i suggerimenti che vengono dati dovremmo iniziare a costruire in zone con basso rischio sismico mi chiedo dove sia questa terra di mezzo visto che anche Torino dove addirittura è la memoria d'uomo a sostituirsi alle mappe è stata raggiunta recentemente da scosse di terremoto.
Non ricordo chi ha detto che certi disastri avvengono perché l'uomo ha abbandonato la Media Montagna ma se consideriamo le prime due lettere come la più banale delle decodifiche in un contesto in cui tutti i giorni viene suggerita l'icona di una donna Maria, è chiaro che se avesse il cognome che inizia per M il messaggio si trasforma in una sorta di ammonimento a chi ha imparato a diffidarne allontanandola dai propri pensieri.
Guardate questa icona è sicuramente una mia invenzione quindi non esiste e quindi se ne può parlare tranquillamente senza il rischio di querele ammesso che ce ne fosse la fondatezza.
Questa icona subliminal mediatica ha insegnato alla gente le potenzialità dello sfregio, prova continuamente a ricondurre il merito delle cose esclusivamente a se stessa.
Alimenta tutti i giorni il suo egocentrismo psicopatico trasferendolo per induzione agli altri. Ha trasformato la distruzione in valore e crede di avere il diritto di fare tutto questo in nome della sua sofferenza. C'è tanta gente in giro che soffre tutti i giorni per condizioni sociali o fisiche per gravi malattie o semplicemente per qualcosa di brutto che gli è capitato ma non per questo ha la presunzione di imporre il suo pensiero agli altri strumentalizzando il suo malessere senza un briciolo di dignità come il personaggio della Silvani con i cinque pippi.
Lei scarica il peso della propria croce sugli altri e si attribuisce i meriti di quelli che l'hanno portata.
Lei ti ciacca e ti medica.
Ma i media tradizionali sembrano voler insistere sempre sullo steso tasto mentre ci sarebbe tutt'altro di cui parlare viene fuori sempre lo stesso scenario come in tutti pazzi per amore 3. Scompare la parola Mary ma l'icona viene inserita ugualmente come nella home page della finzione a questo link.
Dovrebbe esserci ad un certo punto una critica che porti a dire "scusa ma non trovi che girando i canali viene tramessa sempre lo stesso tipo di donna" ultimamente vestite di nero aggiungerei.
Anche io sono per la libertà e vorrei magari vedere questa donna condurre un programma o cantare ad un concerto in carne ed ossa staremmo tutti più tranquilli.
In questo caso però non si potrebbe alimentare quella suggestione che viene invece alimentata adesso e che fa soffrire tutti e tutte.
In alcuni questa suggestione è diventata già devozione ed è chiaro che diventa pericoloso quando si tratta di una persona assolutamente reale perché assume tutti i contorni di una setta.
Qualcosa cambierà quando gli ultimi rimasti inizieranno a capire che questa cosa non so come altro definirla è il fac simile della realtà e della spiritualità ed a prendere in considerazione che parte degli eventi degli ultimi tempi possano essere di natura dolosa.
C'era una scritta in piazza San Giovanni a Roma il 15 ottobre "Il fine non giustifica i mezzi" noi ci siamo arrivati malgrado tutto e voi quali mezzi state giustificando pur di perseguire un fine senza fine.
Non è ora di gridare "la regina non ha i vestiti"
Occhio a chi sa che per amore sareste disposti a fare qualsiasi cosa.
venerdì 14 ottobre 2011
United For The Global Change
Chi non si esprime sinceramente in questo periodo non sta scegliendo, si sta omologando inconsapevolmente spegnendosi fino ad annullare i tratti particolari del proprio carattere.
Ad una infame idea di ordine mondiale può opporsi solo una piena coscienza globale su di essa e sul tipo di alternativa che si vuole costruire.
Si può vivere in un quartiere nella città di una regione ed essere contemporaneamente Italiano, Europeo e cittadino del mondo.
Si può essere tutte queste cose insieme senza che una escluda l'altra ma la premessa di questa condizione non può essere affidata esclusivamente ad una moneta.
La gente che sembra essersene resa conto è molto più di quella che il silenzio dei media vuole suggerire tanto da dar vita ad una delle più grandi manifestazioni degli ultimi tempi.
"United for Global Change" questo lo slogan che coinvolgerà più di 700 città in tutto il mondo in una protesta internazionale.
A Roma l'appuntamento è per le ore 14 a piazza della Repubblica.
Buttare giù dal palco la finzione per fare della realtà l'unica vera grande protagonista riappropriarci del dialogo schietto spontaneo e leale senza secondi fini e per il bene comune riappropriandoci di quelle garanzie che ci stanno togliendo per poterle in futuro dare a chi non le ha mai avute.
Non si può sempre dare fiducia a chi non la merita.
sabato 13 agosto 2011
C'è posta per te
Questo comunicato di qualche giorno fa ha del surreale per chi non ha ancora realizzato i vincoli di potere che regolano le nostre vite.
La grave situazione economica che provoca quest'ansia latente ha l'unico merito di mostrarci finalmente chi per vie occulte ha obbligato in alcuni casi o spesso prova ad imporre le scelte di un paese intero.
Lo scarso sollievo che proviene dalla voce tremolante nel pronunciare "diritto al licenziamento" almeno dimostra che un briciolo di umanità non ha ancora abbandonato l'animo di alcuni politici.
Questa parola debito ha un peso e c'è l'ha sempre avuto tanto da essere rafforzato nei momenti in cui ci si accorge, scalata la china che la crisi e sistemica ed il collasso è un'eventualità premeditata.
Non da chi ma da cosa è questa la domanda.
Un'ideologia è più potente di un singolo uomo perché attraversa il tempo contagiando le generazioni di padre in figlio ma in questo caso si promuove la nascita di un'ideologia di morte e di controllo sulla vita.
Votazioni, dibattiti, scioperi e manifestazioni a cosa servono se basta una lettera anonima per minare l'ispirazione dei nostri padri fondatori.
Articolo 41 della Costituzione Italiana
"L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali"
Il diritto è un valore ed il complesso delle norme che regolano la vita dei membri di una comunità.
Il diritto al licenziamento senza giusta causa nello stato Italiano non è un diritto e come quello al lusso è una libertà subordinata ai diritti che già abbiamo.
Chi prova a cambiare il senso di queste e altre parole vuole cambiare l'identità di una nazione senza passare dal giudizio del popolo.
Conoscendo la scarsa attitudine della politica alla frequentazione produttiva del parlamento il fatto che venga varato un decreto d'urgenza nel pieno della stagione estiva mette in risalto l'influenza e l'origine delle direttive ricevute.
Direttive che fanno urlare legittimamente al commissariamento del governo che in parte l'ho è sempre stato.
Si perché quando si hanno interessi al di fuori della politica è inevitabile fare leggi in quel senso e non per lo sviluppo dell'intero paese. Ma questo ha un costo che gli artefici non pagano mai.
L'altro ieri la riunione del Consiglio dei Ministri, della quale solo Rainews sembra aver dato ampia informazione in diretta, ha approvato un decreto legge che, per contrastare la crisi, prevede la riduzione delle province, la privatizzazione di servizi pubblici locali e società municipalizzate, tagli per 6 miliardi ai pubblici ministeri, ridotti a 5 se adeguatamente finanziati dalla robin hood tax sull'energia, l'anticipo del processo di aumento di età pensionabile delle donne, un contributo di solidarietà del 5% sui redditi oltre i 90mila euro e del 10% sui redditi oltre 150mila euro nel solo triennio 2011-2013.
La riforma mette infine le mani, attraverso il processo di liberalizzazioni, nelle contrattazioni aziendali con la discutibile necessità di modificare l'articolo 41 che il Ministro Tremonti ha solo accennato senza scendere nei particolari.
Se c'è del buono in questa riforma è comunque troppo poco se l'eventuale contropartita è la spinta verso un mercato del lavoro selvaggio senza principi e vincoli sociali nel quale vincerebbe solo chi è più forte adesso.
Se vi sembra inverosimile che stia accadendo tutto questo pensate al fatto che l'unico interesse dei media e quindi forzatamente generalizzato era quello nel migliore dei casi di sapere se le festività laiche sarebbero state spostate al LUNEDI. Certo ancora una volta i seguaci del nulla vorrebbero consacrare il loro simulacro cadenzando il giorno della luna. Un'ipotesi aberrante.
Questa è l'unica interpretazione possibile visto che nella manovra finanziaria l'ipotesi non è affatto contemplata anche perché non servirebbe a nulla o sbaglio.
La voce che è girata non si capisce da che razza di ragionamento possa esser venuta fuori se non da quello citato sopra.
Le festività laiche sono state si accorpate ma alla domenica ed è purtroppo una scelta che andrà ad influire sul già precario riposo psicofisico con parte della ricaduta sul turismo e sul tempo da dedicare a noi stessi ed ai nostri interessi e rapporti sociali.
Ma se la crisi è frutto di speculazioni questi speculatori chi sono e che fine hanno fatto?
Se non si risolvono le cause gli effetti restano.
E come non vedere le cause in manager pagati fior di quattrini anche quando portano al fallimento un'impresa, in capitali capaci di acquistare intere regioni fermi nelle mani di singoli individui, in tassi di interesse che generano ricchezze fasulle e tassi agevolati per il denaro sporco.
Una cosa è certa al fallimento dell'economia non corrisponde un fallimento sociale di un paese dalle grandi risorse e potenzialità che deve queste sue capacità alla gente che lavora e che nei momenti difficili si è stretta la cinghia privandosi di quello che per la classe alta è una consuetudine.
La classe alta proprio quella meno colpita da questo decreto e quella meno consapevole che taglierà il ramo dove sono seduti se non si darà alla gente una prospettiva di futuro che vede una più equa distribuzione delle ricchezze a livello globale.
Il modo di procedere e diciamolo pure subordinato a quello suggerito dalla BCE può andare in due sole direzioni o verso il rafforzamento dello status quo o verso la restituzione della sovranità al popolo.
Questo diverrà evidente quando verrà chiarito come si intende modificare l'articolo 41 e se in qualche modo la Roobin Hood tax potrebbe bloccare lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Visto il periodo in cui vengono presi certi provvedimenti almeno una cosa si può fare non perdere l'attenzione sui successivi sviluppi di questo che è ancora un decreto ma che in tempi brevi vista la gravità potrebbe essere tramutato in legge e se c'è una cosa che ancora conta e può fare la differenza è l'opinione pubblica.
Nell'era di internet non sapere diventa una colpa.
domenica 26 giugno 2011
Mobbing
martedì 14 giugno 2011
In sintesi
Ecco in sintesi l'atteggiamento dei media di massa nella promozione del trascorso referendum.
Ad oggi dopo la vittoria dei si anche Berlusconi è per le energie rinnovabili.
E poteva dirlo prima no?
martedì 31 maggio 2011
Post irraggiungibile
martedì 3 maggio 2011
martedì 26 aprile 2011
Scie Chimiche convegno a Ladispoli
Sabato 30 aprile dalle ore 15:30 alle ore 20:00 presso l'Aula Consiliare del Comune di Ladispoli P.zza Falcone,1 si terrà il convegno sulle scie chimiche parte integrante di un programma reso possibile grazie all'associazione In Cammino O.N.L.U.S., al Patrocinio del Comune di Ladispoli ed all'organizzazione del Comitato CONOSCI.
Ulteriori info al sito conosci.net
lunedì 18 aprile 2011
Colpi di coda
lunedì 14 marzo 2011
Istrice
Ecco l'anteprima del pezzo che preferisco Il diluvio.
sabato 12 marzo 2011
La scossa dell'ipocrisia
Attualmente se scoppiasse una bomba atomica in pieno centro i sopravvissuti in provincia, se mai ci fossero, uscirebbero di casa per andare a funghi.
A questi livelli di ipocrisia è arrivata la disinformazione.
Mi domando chi ci allerterà quando viene diffusa l'idea che il procurato allarme è reato più grave del mancato allarme nonostante il fatto che al massimo il primo può rovinarti la vita mentre il secondo può anche togliertela.
Ieri alle ore 14:46 ora locale (6.46 ora italiana) si è verificato un terremoto di magnitudo 8.8 a 150Km dalle coste giapponesi che ha provocato tsunami alti 10 metri.
Probabilmente è il terremoto più grande che essere umano abbia mai registrato.
Senza voler dimostrare niente ma solo con lo scopo di mostrare, ricordare e ridare un po' di lustro a l'onor di cronaca, riporto qui di seguito una serie di catastrofi sismiche e climatiche dal 2004 anno in cui si è ripreso in video solo il primo grande tsunami e purtroppo non l'unico.
Tsunami Sumatra Golfo del Bengala 26 dicembre 2004
da terremoto 9.3 Richter
Uragano Katrina New Orleans 29 agosto 2005
Alluvione a Roma con rischio 12 dicembre 2008
esondazione Tevere
Incendi in Australia 8 febbraio 2009
Terremoto l'Aquila 5.9 Richter 6 aprile 2009
ore 3:32
Tzunami isole Samoa da Terremoto 29 settembre 2009
8,3 Richter Oceano Pacifico Meridionale.
Alluvione Messina. 1 ottobre 2009
Tsunami Haiti da Terremoto 7.3 Richter 12 gennaio 2010
a 16 km dalla capitale Port au prince.
Terremoto in Messico 7.2 Richter ore 22:40 4 aprile 2010
ora locale.
Eruzione Vulcano Eyjafjallajokul in Islanda aprile 2010
Voli bloccati per giorni in tutta Europa.
Alluvione Veneto e Toscana. 1 Novembre 2010
Alluvione Australia Queensland. 10 gennaio 2011
Tsunami Giappone da Terremoto 11 Marzo 2011
9 Richter a 130 Km dalla costa
3:59 ora locale.
Questo è un'elenco che ho creato cercando di selezionare solo eventi di grande importanza e impatto ma si potrebbe benissimo allungare se prendiamo in considerazione eventi leggermente minori o che involontariamente ho tralasciato.
Anche considerando il fatto che oggi i nuovi media permettono di conoscere meglio quello che accade nel mondo e che la crosta terrestre essendo in continuo assestamento genera continuamente migliaia di terremoti è impossibile non notare che specialmente in questi ultimi anni abbiamo avuto un'aumento degli eventi catastrofici dovuti al clima e all'ambiente.
Non è il caso di allarmarci ma nemmeno di rimanere indifferenti è semplicemente il caso di parlarne.
Si perché ormai non si va oltre l'epicentro e la scala Richter mentre qualcuno più coraggioso si avventura nel parlare di faglia.
Per ora i centinaia di morti accertati danno un bilancio che ne conta almeno un migliaio ma ormai le cifre non contano perchè è tale la portata di morte degli ultimi anni che 1 o un milione sono la stessa cosa.
Volevo a questo punto ricordare il nostro terremoto quello Italiano dell'Aquila nel 2009 e volevo farlo con uno spezzone del film Draquila di Sabina Guzzanti.
venerdì 11 marzo 2011
Informazione e propaganda
Come ci si poteva immaginare anche in vista delle prossime elezioni amministrative si crea il solito problema su che cosa sia la par condicio e come farla rispettare.
In merito mi ero già fatto un'idea con questo post ed è rimasta tale.
Attualmente però le proposte di "indirizzo del pluralismo" fatte dal senatore Alessio Butti del Pdl in commissione parlamentare di vigilanza Rai superano ogni immaginazione.
Si è passati dal congelamento di otto giorni degli argomenti trattati da una trasmissione al contraddittorio per la satira finendo in bellezza con l'alternanza dei conduttori.
La legge n. 28/2000 impone la par condicio nei programmi di comunicazione politica ma oggi, per la densità e l'importanza di notizie ed eventi che emergono in tempi sempre più brevi, di politica non si smette mai di parlare.
E' inevitabile quando vengono compiuti atti o proposte leggi che mettono in discussione autonomie e principi fondamentali.
Inoltre dobbiamo immaginare che le "comunicazioni politiche" fino ad ora siano stati i talk show visto che a questi in particolare si rivolgono le proposte del senatore Butti.
Ma se vengono fuori notizie che riguardano politici e che vanno a favore o sfavore di questo o quel partito perché non bisogna prendere in considerazione che si tratti di informazione.
Certo poi se ne può discutere la faziosità, insistenza e strumentalizzazione ma il concetto di informazione deve essere ribadito per non essere gradualmente dimenticato.
Ma in questo sistema si è tralasciato come al solito la variabile più importante il pubblico al quale purtroppo lo si fa il servizio piuttosto che fornirlo.
Ormai viene diffusa questa idea del telespettatore ignorante che ha bisogno di essere educato senza avere voce in capitolo ed allora improvvisamente scompare l'auditel e l'unico dato che ci arriva è dalla conduttrice del grande fratello quando afferma che :
"il cinquanta percento degli italiani ha votato per"
Sapevo che il reality fosse molto popolare ma non fino a questo punto.
Il cordone che lega la politica alla Rai forse è questo il corto circuito che immobilizza il nostro paese perché è difficile fare gli elettori quando la scelta è manipolata dagli eletti.
Possibile che la commissione di vigilanza Rai offra soluzioni per un problema che da tempo avrebbe individuato se solo si fosse guardata allo specchio.
Invece di intimidire l'agcom si dovrebbero creare i presupposti perché lavori serenamente a garanzia di tutti.
Ma non voglio dilungarmi tanto in questo post perché preferisco dedicarmi ai prossimi che scriverò visto che certe iniziative nascono anche per occupare inutilmente parte del nostro tempo.
L'interrogativo però rimane che cosa si inventeranno per le prossime elezioni amministrative comunali.
lunedì 28 febbraio 2011
Wikileaks
E' doveroso parlare della tendenza crescente negli ultimi anni dell'opinione pubblica di non fermarsi all'apparenza ed arrivare quanto più possibile al nocciolo delle questioni.
Sensazione che trova forse il suo primo riscontro nella nascita del sito wikileaks che è un'evento straordinario della nostra epoca.
Il sito nasce ufficialmente nel 2007 e raggruppa una grande quantità di informazioni classificate nella maggior parte come segrete.
Anche se ci sono molte informazioni, spesso se ne prendono in considerazione solo alcune facendo apparire tutto il sito come fidelizzato a qualcuno o a qualcosa.
Ma wikileaks nasce soprattutto dal neologismo wiki di un sito aggiornato dai suoi utilizzatori che in questo caso restano anonimi per evidente necessità.
Si offre cioè uno spazio garantito, come la definizione di giornalismo dovrebbe pretendere, a tutti coloro che, in possesso di notizie rilevanti anche a livello internazionale vogliono portarle a conoscenza di tutti senza che vengano strumentalizzate o trasformate in propaganda.
Da quanto si apprende sul sito wikileaks è un'organizzazione che si ispira all'articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo in cui si afferma che ogni individuo ha diritto alla libertà di avere opinioni senza interferenze e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo senza riguardo a frontiere.
Questo viene fatto pubblicando solo la notizia e il relativo materiale originale lasciando agli utenti la libertà di farsi un'idea propria.
Il tutto nasce dall'esigenza di incoraggiare un cambiamento nei media mondiali sempre meno indipendenti e sempre più asserviti a governi, aziende e altre istituzioni.
In alcuni casi specie per i cable sulla diplomazia delle ambasciate ci si è stupiti per la banalità delle argomentazioni ma non tale in effetti da concederci il diritto di esclamare "già si sapeva".
Ma su wikileaks non c'è solo la diplomazia delle ambasciate ma molto altro materiale che forse scoraggia ulteriori approfondimenti in chi ha una congenita avversione verso la lingua Inglese.
Non è remota tuttavia la possibilità che alcuni siti e associazioni nascano con il solo scopo di censire chi è a conoscenza o in possesso di realtà e informazioni che se denunciate porterebbero alla luce cospirazioni internazionali volte al controllo dei popoli piuttosto che al loro benessere.
L'unica obiezione, se può considerarsi tale, che vorrei fare è che il sito wikileaks offre una visione di poteri frammentati che di volta in volta collaborano fra di loro in funzione di interessi e convenienze mentre tutto lascia intuire che, specialmente negli ultimi decenni, il potere ha subito un forte accentramento a livello globale con regole esclusivamente capitalistiche ed in nome di un'ideologia ben precisa e condivisa, che mira a sovvertire i diritti e i valori fondamentali in cui si identificano tradizionalmente i popoli.
Questa è la mia sensazione del sito ma non avendo letto tutti i cable può essere anche dettata da una massiccia propaganda mediatica.
Dubitare fa sempre bene ma ricordiamoci anche che vivere nell'idea che tutto è marcio rischia di non farci riconoscere qualcosa di genuino quando lo vediamo.
Ignorare quello che potrebbe aiutarci sarebbe un'errore imperdonabile.
Recente è la notizia che il tribunale di Londra ha concesso l'estradizione per il fondatore di wikileaks, Julian Assange, accusato in Svezia di reati sessuali.
Le accuse arrivano all'indomani di numerose pubblicazioni scottanti su wikileaks che rendono leggittimo il sospetto di una manovra per riportare Assange negli Stati Uniti dove è già stato arrestato Bradley Manning il ventiduenne analista dell'intelligence sospettato di aver passato il video Collateral Murder con cui volevo concludere questo post.
L'intero filmato lo trovate a questo link http://www.collateralmurder.com/
Volevo però fare solo un'appunto.
Questo video è un documento importante ma spero che non provochi l'effetto opposto all'idea che ispira il sito wikileaks.
Spero davvero che tutti quei cronisti che si sono sempre adoperati per raccontarci i fatti in teatro di guerra non cedano all'interpretazione possibile di questo filmato come deterrente al proprio lavoro.