venerdì 3 ottobre 2008

Comunicazione e subliminale

La parola Subliminale si è fatta conoscere ed ha iniziato a prendere forma quando nel 1957 James Vicary ebbe l'idea di proiettare, in un cinematografo del New Jersey, all'interno di un film, per sei settimane a un terzo di millisecondo un preciso messaggio pubblicitario "mangia pop corn" e "bevi coca cola" ogni cinque secondi asserendo in seguito di aver incrementato le vendite rispettivamente del 18% e del 58%. Lo studioso fornì pochissimi particolari dell'esperimento che suscitò gran clamore e interesse tanto che venne duplicato dall’Ente Radiotelevisivo Canadese senza a quanto pare produrre gli stessi risultati. Dopo un iniziale entusiasmo Vicary sembra ritrattare quando in una intervista nel 1962 asserisce di non aver previsto il grande interesse per la sua tecnica e che all'epoca in cui scoppiò il fenomeno non era stata da lui sviluppata alcuna ricerca, solo quanto bastava per l’ottenimento di un brevetto.Che funzioni o meno questa tecnica venne denunciata dalla Federal Communication Commission come ingannevole al di là della loro reale efficacia e bandita in Belgio e in Gran Bretagna.
http://leggende.clab.it/subliminal.htm
Oggi in Italia è VIETATA dal Regolamento in materia di pubblicità radiotelevisiva dell'AGCOM SEZ.2 ART.3 Comma 7
In effetti gli studi sul subliminale sono stati poco approfonditi o diversamente se portati avanti non sono stati resi pubblici. Tuttavia è noto che il termine deriva da “sub limen”, termine latino che letteralmente vuol dire sotto la soglia e che Indica uno stimolo destinato ad imprimersi nella psiche del destinatario proprio al di sotto della sua sensibilità percettiva. Tecnicamente si intende quel limite designato dalla più bassa intensità avvertita dal soggetto il 50% delle volte in cui lo stimolo è somministrato.
http://www.unikore.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3282&Itemid=999
In base a questa definizione c'è da fare però una osservazione e cioè allo stato vigile il limite tra coscienza e incoscienza di un'individuo non è netto ma passa per uno stato di semicoscienza di un segnale e quindi i messaggi potrebbero variare di entità all'interno di questo range. Questo è grosso modo quello che sappiamo in merito e volendo approfondire c'è molto materiale in internet a riguardo ma sarebbe più utile e interessante capire se e come si è evoluto questo modo di intendere e sfruttare la comunicazione oggi. Fondamentali sono le tre componenti emittente ricevente e mezzo. Come mezzo possiamo intendere tutto quello che i nostri sensi riescono a percepire e le forze fisiche che intervengono nel realizzarlo. Lo schermo televisivo ad esempio per sua natura sfrutta la vista e l'udito ma forse in parte anche il "gusto". Ancora più importanti però sono il tipo di esperienza e di cultura dei soggetti interessati nella comunicazione e la quantità e la posizione nel tempo delle informazioni. Tutto può essere usato per comunicare se il ricevente è in grado fisicamente di percepirlo. Si possono usare colori, oggetti, titoli, canzoni, film tutto dipende esclusivamente dalla loro collocazione nello spazio e nel tempo. Quando si parla di messaggi subliminali si pensa solo a frame come quello di Vicary legata alla promozione di un prodotto. Ma, esistono altri modi di giocare con la coscienza sponsorizzando non solo prodotti ma persone o personaggi, ideologie e persino stati d'animo?
Se viene dimostrato che l'esperimento di Vikary inganna la coscienza e qui trovate qualcosa di più attuale a riguardo allora bisogna prendere in considerazione il fatto che possano esistere altre tecniche per farlo. Una di queste è la trasmissione di un segnale debole ma costante che passa sotto la coscienza e che lo vogliamo o no è destinato a rimanere nella nostra mente. Un segnale trasmesso costantemente penetra nel nostro vissuto fino a riemergere nella nostra coscienza. Saremo in seguito coscienti di quella informazione ma non ricorderemo come l'abbiamo ricevuta perchè l'assimilazione è avvenuta a livello inconscio ma tuttavia sarà per noi vera o quasi. Il messaggio subliminale può rappresentare l'innesco della comunicazione subliminale che è
" la trasmissione di un'informazione da parte di un emittente verso un ricevente attraverso un canale che veicola, in maniera impercettibile ai nostri sensi, i contenuti dell'informazione. L'obiettivo finale della comunicazione dell'emittente è quello di modificare il comportamento umano del ricevente il quale, a sua volta, se l'atto comunicativo ha avuto successo, restituisce un feed-back positivo in termini di modifiche comportamentali"
http://cs-comunicatistampa.blogspot.com/2007/06/comunicazione-subliminale-tra-mito-e.html
Sono ormai famosi i vari messaggi subliminali a sfondo sessuale e satanico di cui si parla tanto e che possono provocare effetti e reazioni diverse a seconda del contesto storico e dell'esperienza del ricevente a cui si rivolgono. Se per assurdo quindi volessi utilizzare tale tecnica per influenzare un ampio gruppo di persone sarebbe più facile con un pubblico diviso per gusti e preferenze. Principio sul quale si fonda anche la pubblicità personalizzata. Per nostra cultura siamo giustamente abituati a pensare alla comunicazione come ad uno scambio equo di sapere ma funzioni o meno il subliminale sovverte totalmente questo pensiero stimolando la ricerca di nuove tecniche dirette in questo nuovo senso. In effetti non bisogna essere scienziati per capire che anche una conversazione appositamente studiata per indurre un determinato stato emotivo o comportamento è ingannevole se ne viene occultata la premeditazione all'ascoltatore producendo gli stessi effetti del messaggio subliminale. Anche la ripetizione esasperata più o meno subliminale di un determinato segnale (nome, simbolo, situazione , valore, opinione, parere) ricevuto numerose volte in più giorni non lascia poi tanto spazio all'obbiettività e alla creatività specialmente se la fonte è autorevole. Nella peggiore delle ipotesi si potrebbero usare anche messaggi in codice ulteriormente occultati dalla fiducia nel mezzo come è accaduto in questo caso. Ci sarebbe da chiedersi dove hanno preso l'idea.
Dando un'occhiata alla tv tradizionale da un punto di vista più ampio si notano alcuni temi e segnali ricorrenti da anni. Ad esempio il tema della gara o della sfida che troviamo persino in varietà di prima serata dove le esibizioni sono sempre più legate agli interessi di una squadra nella rincorsa di un obbiettivo mantenendo la trasmissione su un livello agonistico che stimola la competitività. Attenzione non sto parlando di una partita tra scapoli e ammogliati ma di un modo di strutturare programmi che vengono trasmessi per diverse ore alla settimana per mesi e spesso ad un'ampia fascia di pubblico su varie emittenti ed un segnale di questa portata rischia di promuovere eccessivamente l'arrivismo e il successo a discapito di un valore altrettanto fondamentale, l'altruismo soprattutto se di fatto il cotenuto non rispecchia minimamente il significato letterale del titolo del programma. Anche alcuni simboli e lettere sembrano ripetersi troppo eccessivamente talvolta forse in modo subliminale e in effetti i due oggetti sullo sfondo che fanno da scenografia alprogramma "Veline" andato in onda questa estate (e anche quella scorsa )ricordano vagamente delle fiamme stilizzate i cui profili per la loro particolare inclinazione in qualsiasi modo le si inquadri formano diverse "M" la stessa lettera che sembra evocare la scenografia del nuovo studio di "chi l'ha visto" dove le linee grigie e i pilastri rossi danno appena quella sensazione. Strana inoltre questa ostinazione nel dare tanto risalto alle bionde che sono in forte minoranza nel nostro paese tanto che nella selezione delle veline talvolta si è stentato a trovarne. La stessa vincitrice in effetti sembrerebbe tinta o non propriamente bionda. Non è la prima voltà che ci si imbatte in questa ostinazione se consideriamo ad esempio la messa in onda tempo fa di un format prettamente nordico "batti le bionde" che difficilmente avrebbe potuto avere successo in Italia.
Nel notare questi particolari ho comunque tenuto presente un eventuale pareidolia ma la statistica forse ci può essere utile per escluderla.
Vorrei concludere questo post con il video "basta poco" di Vasco Rossi che ho trovato sul canale daddais di you tube. Anche io penso infatti contrariamente a certe critiche che il video utilizzi messaggi fin troppo evidenti per essere considerati subliminali.

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