martedì 28 ottobre 2008

sabato 18 ottobre 2008

Comunicazione persuasiva

Il prendere coscienza di cosa possa essere diventato oggi il modo di interagire con gli altri non può prescindere dall'esaminare la comunicazione persuasiva che spesso sottovalutata nelle sue reali potenzialità, sfrutta una conoscenza accurata e minuziosa della psiche includendo tecniche sempre più innovative come la programmazione neurolinguistica. Non nascondendo la mia perplessità nello scoprire questo modo di utilizzare la comunicazione mi sono chiesto quali effetti potesse avere su chi non ne fosse a conoscenza, visto che questa nuova pratica non sembra dare troppo valore alla personalità dell'individuo. Siamo convinti di essere liberi nel compiere le nostre scelte ed è vero ma ci sono tuttavia schemi che attualmente il nostro cervello utilizza e che non possiamo fare a meno di prendere in considerazione perchè agiscono al di fuori della nostra diretta volontà e che potrebbero essere sfruttati in un modo eticamente e umanamente scorretto. Nell'uso della linguistica si e notato ad esempio che riconosciamo più velocemente parole utilizzate più frequentemente rispetto a parole meno frequenti e che il loro riconoscimento semantico, il loro significato è in parte affidato al contesto, alla frase in cui sono inserite. Nel dire ad esempio "il cecchino si appostò sul palazzo" la parola cecchino è più facilmente riconoscibile rispetto alla frase "chiamò il cecchino per chiudere la bara" dove la stessa parola viene maggiormente percepita come becchino. Lo stesso schema di riconoscimento vale per una frase inserita in un discorso e così via giungendo alla conclusione che il contesto e la conoscenza sono fondamentali nella percezione di frasi, parole, messaggi e più in generale della realtà. Il nostro cervello agisce secondo schemi forse non ancora del tutto noti ma sicuramente possiamo affermare e forse ce ne siamo resi conto che la realtà che ognuno di noi osserva e percepisce non è tale in senso assoluto ma è metabolizzata e rielaborata da i nostri sensi e dalla parte conscia che decide cosa ricordare in funzione anche delle nostre esperienze e del nostro vissuto fondamentali nella facoltà dell'uomo di "crescere" e non ricadere negli stessi errori. Gli altri segnali che inevitabilmente raggiungono la nostra mente restano nella nostra parte inconscia che ha comunque un ruolo fondamentale nell'orientamento del nostro comportamento e delle nostre sensazioni. Anche se quindi non esisite una realtà assoluta, possiamo definirne una collettiva che tenderà al reale quante più persone saranno messe in grado di condividerla fornendo il loro punto di vista e contribuendo a formare quello che generalmente chiamiamo immaginario collettivo. Proprio sulla capacità della mente umana di elaborare ciò che viene percepito si basa la PNL che nasce in California alla fine degli anni settanta ad opera di un informatico Richard Bandler e un docente di linguistica, John Grinder dell'università di Santa Cruz. I due studiosi pur non essendo terapeuti iniziarono a chiedersi quali fossero i processi mentali che permettevano ad alcune persone di avere successo rispetto ad altre e per dare risposta a questo interrogativo cominciarono ad analizzare il comportamento di famosi industriali e persone di successo dell'epoca. Il risultato fu l'individuazione di una serie di strategie comportamentali e modelli linguistici specifici e riproducibili. Da questo possiamo dedurre il significato dei termini:
PROGRAMMAZIONE in riferimento evidentemente all'attinenza che ha il cervello umano con i moderni calcolatori e cioè l'elaborazione dei dati provenienti dall'esterno.
NEURO perchè nella formazione del nostro comportamento intervengono processi neurologici.
LINGUISTICA e cioè il modo verbale e non verbale di interagire con il mondo esterno.
Al di là del significato individuale dei termini il senso che danno leggendoli insieme e quello di una riproduzione di un modello di comportamento "efficace" prestabilito e cioè come se conoscendo gli schemi che intervengono nella percezione della realtà si interpretasse un modo di fare e di comunicare che modelliamo in base alla conoscenza graduale del nostro interlocutore col solo scopo di raggiungere il nostro obbiettivo. Nonostante gli elogi che arrivano continuamente in merito a questa pratica che promette di migliorare i rapporti anche nell'ambito familiare e affettivo trovo strano che si sia diffusa per lo più in ambienti manageriali e venga frequentemente usata nelle tecniche di vendita sostituendo alla parole terapeuta e paziente le parole venditore e cliente diffondendo una vera e propria cultura della persuasione. Forse i due ricercatori ne prospettavano un uso del tutto terapeutico ma possiamo dire la stessa cosa se viene utilizzata da chiunque all'interno della comunicazione persuasiva ?
Che cosa succede se uno strumento del genere cade nelle mani sbagliate ?
Lo stesso concetto del persuadere sottintende un "persuaso" e quindi quale effetto può provocare la diffusione di questo modo di usare la comunicazione ai fini dei rapporti sociali ?
Chi utilizza la comunicazione persusiva parte dal presupposto che il proprio intento abbia la priorità su quello dell'interlocutore e utilizza la conoscenza degli schemi neurolinguistici per raggiungerlo immaginando il dialogo come un'atto teatrale del quale lui è spettatore e attore allo stesso tempo. Il rischio è quello di snaturarsi fino a dimenticare i propri limiti e la spontaneità della propria personalità. La pnl ridefinisce il rapporto umano diversamente da come tradizionalmente lo intendiamo rivalutando il potenziale della menzogna e usando tecniche ingannevoli e subliminali perchè manipolano quei processi neurologici che agiscono indipendentemente dalla nostra volontà. La gestione degli spazi e dei movimenti, lo sguardo, il tono di voce, la comunicazione verbale e non verbale, tutto questo viene ossessivamente calibrato per ottenere la persuasione. Ci vorrebbero decine di articoli per descrivere approfonditamente queste tecniche ma qui ne trovate una piccola parte.  Importante è anche un principio della percezione umana, il principio del contrasto. Questo principio influisce sulla differenza che avvertiamo fra due cose presentate in successione.


Semplicemente si può dire che, se il secondo stimolo differisce abbastanza dal primo, noi tendiamo a vederlo più diverso ancora di quanto non sia in realtà. Così, se solleviamo prima un oggetto leggero e poi uno pesante, questo ci sembrerà più pesante di quanto ci sembrerebbe se l’avessimo sollevato per primo.
Qualsiasi tecnica che manovri questo principio a proprio vantaggio non è affatto da sottovalutare perché potrebbe essere usata per farvi credere o accettare qualsiasi cosa. Persino un torto se raccontato dopo uno più grande sembrerebbe più tollerabile.
Sostanzialmente l'ipnotista UOMO O DONNA che sia instaura un rapporto umano fasullo o quantomeno fine a se stesso e all'obbiettivo che si prefige di raggiungere. Non dimentichiamo inoltre che un accanimento di tale pratica da parte anche di più soggetti può degenerare in un comportamento ossesivo ai limiti della legalità e della libertà individuale varcando quei confini che separano la persuasione dalla circonvenzione d'incapace punita dalla legge.
Forse il vero potere di una comunicazione persuasiva sta proprio nel fatto che ne abbiamo sempre ignorato l'esistenza.

giovedì 9 ottobre 2008

Sfrontatezza

E' incredibile la sfrontatezza che si incontra quando si tenta di capire certi "modus operandi". Trasmettere questo documento proprio da uno dei canali di chi viene messo allo scoperto può avere il solo scopo di ribadirne la supremazia cercando di indurre uno stato di frustrazione. Agli sprovveduti invece che non sapessero chi è il proprietario di sky arriva un messaggio del tutto diverso. In ogni caso molto interessante e da vedere, un vaccino in più contro il veleno che offusca il libero pensiero.

venerdì 3 ottobre 2008

Comunicazione e subliminale

La parola Subliminale si è fatta conoscere ed ha iniziato a prendere forma quando nel 1957 James Vicary ebbe l'idea di proiettare, in un cinematografo del New Jersey, all'interno di un film, per sei settimane a un terzo di millisecondo un preciso messaggio pubblicitario "mangia pop corn" e "bevi coca cola" ogni cinque secondi asserendo in seguito di aver incrementato le vendite rispettivamente del 18% e del 58%. Lo studioso fornì pochissimi particolari dell'esperimento che suscitò gran clamore e interesse tanto che venne duplicato dall’Ente Radiotelevisivo Canadese senza a quanto pare produrre gli stessi risultati. Dopo un iniziale entusiasmo Vicary sembra ritrattare quando in una intervista nel 1962 asserisce di non aver previsto il grande interesse per la sua tecnica e che all'epoca in cui scoppiò il fenomeno non era stata da lui sviluppata alcuna ricerca, solo quanto bastava per l’ottenimento di un brevetto.Che funzioni o meno questa tecnica venne denunciata dalla Federal Communication Commission come ingannevole al di là della loro reale efficacia e bandita in Belgio e in Gran Bretagna.
http://leggende.clab.it/subliminal.htm
Oggi in Italia è VIETATA dal Regolamento in materia di pubblicità radiotelevisiva dell'AGCOM SEZ.2 ART.3 Comma 7
In effetti gli studi sul subliminale sono stati poco approfonditi o diversamente se portati avanti non sono stati resi pubblici. Tuttavia è noto che il termine deriva da “sub limen”, termine latino che letteralmente vuol dire sotto la soglia e che Indica uno stimolo destinato ad imprimersi nella psiche del destinatario proprio al di sotto della sua sensibilità percettiva. Tecnicamente si intende quel limite designato dalla più bassa intensità avvertita dal soggetto il 50% delle volte in cui lo stimolo è somministrato.
http://www.unikore.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3282&Itemid=999
In base a questa definizione c'è da fare però una osservazione e cioè allo stato vigile il limite tra coscienza e incoscienza di un'individuo non è netto ma passa per uno stato di semicoscienza di un segnale e quindi i messaggi potrebbero variare di entità all'interno di questo range. Questo è grosso modo quello che sappiamo in merito e volendo approfondire c'è molto materiale in internet a riguardo ma sarebbe più utile e interessante capire se e come si è evoluto questo modo di intendere e sfruttare la comunicazione oggi. Fondamentali sono le tre componenti emittente ricevente e mezzo. Come mezzo possiamo intendere tutto quello che i nostri sensi riescono a percepire e le forze fisiche che intervengono nel realizzarlo. Lo schermo televisivo ad esempio per sua natura sfrutta la vista e l'udito ma forse in parte anche il "gusto". Ancora più importanti però sono il tipo di esperienza e di cultura dei soggetti interessati nella comunicazione e la quantità e la posizione nel tempo delle informazioni. Tutto può essere usato per comunicare se il ricevente è in grado fisicamente di percepirlo. Si possono usare colori, oggetti, titoli, canzoni, film tutto dipende esclusivamente dalla loro collocazione nello spazio e nel tempo. Quando si parla di messaggi subliminali si pensa solo a frame come quello di Vicary legata alla promozione di un prodotto. Ma, esistono altri modi di giocare con la coscienza sponsorizzando non solo prodotti ma persone o personaggi, ideologie e persino stati d'animo?
Se viene dimostrato che l'esperimento di Vikary inganna la coscienza e qui trovate qualcosa di più attuale a riguardo allora bisogna prendere in considerazione il fatto che possano esistere altre tecniche per farlo. Una di queste è la trasmissione di un segnale debole ma costante che passa sotto la coscienza e che lo vogliamo o no è destinato a rimanere nella nostra mente. Un segnale trasmesso costantemente penetra nel nostro vissuto fino a riemergere nella nostra coscienza. Saremo in seguito coscienti di quella informazione ma non ricorderemo come l'abbiamo ricevuta perchè l'assimilazione è avvenuta a livello inconscio ma tuttavia sarà per noi vera o quasi. Il messaggio subliminale può rappresentare l'innesco della comunicazione subliminale che è
" la trasmissione di un'informazione da parte di un emittente verso un ricevente attraverso un canale che veicola, in maniera impercettibile ai nostri sensi, i contenuti dell'informazione. L'obiettivo finale della comunicazione dell'emittente è quello di modificare il comportamento umano del ricevente il quale, a sua volta, se l'atto comunicativo ha avuto successo, restituisce un feed-back positivo in termini di modifiche comportamentali"
http://cs-comunicatistampa.blogspot.com/2007/06/comunicazione-subliminale-tra-mito-e.html
Sono ormai famosi i vari messaggi subliminali a sfondo sessuale e satanico di cui si parla tanto e che possono provocare effetti e reazioni diverse a seconda del contesto storico e dell'esperienza del ricevente a cui si rivolgono. Se per assurdo quindi volessi utilizzare tale tecnica per influenzare un ampio gruppo di persone sarebbe più facile con un pubblico diviso per gusti e preferenze. Principio sul quale si fonda anche la pubblicità personalizzata. Per nostra cultura siamo giustamente abituati a pensare alla comunicazione come ad uno scambio equo di sapere ma funzioni o meno il subliminale sovverte totalmente questo pensiero stimolando la ricerca di nuove tecniche dirette in questo nuovo senso. In effetti non bisogna essere scienziati per capire che anche una conversazione appositamente studiata per indurre un determinato stato emotivo o comportamento è ingannevole se ne viene occultata la premeditazione all'ascoltatore producendo gli stessi effetti del messaggio subliminale. Anche la ripetizione esasperata più o meno subliminale di un determinato segnale (nome, simbolo, situazione , valore, opinione, parere) ricevuto numerose volte in più giorni non lascia poi tanto spazio all'obbiettività e alla creatività specialmente se la fonte è autorevole. Nella peggiore delle ipotesi si potrebbero usare anche messaggi in codice ulteriormente occultati dalla fiducia nel mezzo come è accaduto in questo caso. Ci sarebbe da chiedersi dove hanno preso l'idea.
Dando un'occhiata alla tv tradizionale da un punto di vista più ampio si notano alcuni temi e segnali ricorrenti da anni. Ad esempio il tema della gara o della sfida che troviamo persino in varietà di prima serata dove le esibizioni sono sempre più legate agli interessi di una squadra nella rincorsa di un obbiettivo mantenendo la trasmissione su un livello agonistico che stimola la competitività. Attenzione non sto parlando di una partita tra scapoli e ammogliati ma di un modo di strutturare programmi che vengono trasmessi per diverse ore alla settimana per mesi e spesso ad un'ampia fascia di pubblico su varie emittenti ed un segnale di questa portata rischia di promuovere eccessivamente l'arrivismo e il successo a discapito di un valore altrettanto fondamentale, l'altruismo soprattutto se di fatto il cotenuto non rispecchia minimamente il significato letterale del titolo del programma. Anche alcuni simboli e lettere sembrano ripetersi troppo eccessivamente talvolta forse in modo subliminale e in effetti i due oggetti sullo sfondo che fanno da scenografia alprogramma "Veline" andato in onda questa estate (e anche quella scorsa )ricordano vagamente delle fiamme stilizzate i cui profili per la loro particolare inclinazione in qualsiasi modo le si inquadri formano diverse "M" la stessa lettera che sembra evocare la scenografia del nuovo studio di "chi l'ha visto" dove le linee grigie e i pilastri rossi danno appena quella sensazione. Strana inoltre questa ostinazione nel dare tanto risalto alle bionde che sono in forte minoranza nel nostro paese tanto che nella selezione delle veline talvolta si è stentato a trovarne. La stessa vincitrice in effetti sembrerebbe tinta o non propriamente bionda. Non è la prima voltà che ci si imbatte in questa ostinazione se consideriamo ad esempio la messa in onda tempo fa di un format prettamente nordico "batti le bionde" che difficilmente avrebbe potuto avere successo in Italia.
Nel notare questi particolari ho comunque tenuto presente un eventuale pareidolia ma la statistica forse ci può essere utile per escluderla.
Vorrei concludere questo post con il video "basta poco" di Vasco Rossi che ho trovato sul canale daddais di you tube. Anche io penso infatti contrariamente a certe critiche che il video utilizzi messaggi fin troppo evidenti per essere considerati subliminali.