domenica 31 gennaio 2010

Mediaset vs Youtube

Qui sotto trovate in formato pdf la sentenza del tribunale di Roma sulla causa R.T.I. contro Youtube consultabile anche dal sito del tgcom.


Se gli si dedica un po' di tempo e di attenzione nella lettura si capisce che affermare sommariamente con un malcelato entusiasmo all'interno di un tg che la causa è stata vinta da Mediaset è quantomeno riduttivo.

Il provvedimento cautelare viene chiesto da "Reti Televisive Italiane" che non è l'associazione sindacale di tutte le tv che trasmettono in Italia, ma una S.p.a controllata al 100% da Mediaset del gruppo Fininvest che denuncia un'illecita diffusione e sfruttamento economico di filmati a quanto pare relativi esclusivamente al programma " Il Grande Fratello" del quale detiene i diritti.

Quello che lascia sgomento e che tutte le motivazioni della sentenza sono state prodotte equiparando Youtube in tutto e per tutto ad una televisione dando per scontato una concorrenza sleale che non potrebbe esistere per due società che offrono servizi completamente diversi.

Non viene affatto riconosciuto infatti a Youtube il ruolo di fornitore di spazi web dove sono gli utenti a caricare e condividere video.

Prendendo tanto per fare un'esempio il libro come altro mezzo di comunicazione sarebbe come condannare chi produce la carta perché non ha controllato quello che ci veniva scritto sopra.

Ma allora se diversamente dovrebbero essere gli utenti di Youtube a dover pagare bisognerà pur capire cosa.

Nel verbale dell'udienza il tribunale rileva che l'illecito è evidente e espone RTI al rischio di perdere quote di mercato con un notevole sviamento di clientela dal momento che ciò che gli utenti trovano su Youtube a titolo gratuito non lo andranno a cercare a pagamento sulle utenze pay tv di RTI.

Ora, io ho cercato sul tubo i filmati del Grande Fratello e tra tutti quelli che ho visto nessuno era tratto dal servizio a pagamento Mediaset Premium.

Da questo si può dedurre che o sono stati già rimossi oppure non sono mai esistiti nella misura tale da chiedere un risarcimento. Tutti i video relativi al GF infatti sono tratti dalle puntate o spezzoni andati in onda sulle reti gratuite del gruppo Mediaset.

Allora se un telespettatore o un youtuber, che in questo caso coincidono, carica sul tubo senza riceverne alcun profitto un filmato di non più di dieci minuti che ha visto gratuitamente e pubblicamente in tv, l'illecito dov'è?

Forse questo caso ricadrebbe negli articoli 65 e 70 della Lda ed è per questo che probabilmente non vengono denunciati i singoli utenti tra cui ci sono paradossalmente anche i fans del Grande Fratello.

La sentenza se controversa per certi aspetti smentisce almeno quel commuovente lamento che insinua il complotto dei Giudici e della Magistratura tutta contro il Presidente del Consiglio visto che viene ordinato a Youtube e google video l'immediata rimozione dai propri server e la conseguente immediata disabilitazione all'accesso di tutti i contenuti riproducenti sequenze di immagini fisse o in movimento relative al programma "Grande Fratello"

La cosa curiosa è che a distanza di due mesi parecchi video del GF sono ancora lì mentre centinaia di altri filmati vengono rimossi continuamente per motivi incomprensibili che spesso non c'entrano nulla con il copyright.

Sarà forse questo il frutto delle trattative in corso che sospendono la penale richiesta per l'eventuale ritardo nell'esecuzione dell'ordinanza?


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