Giusto per cominciare il nuovo anno con il piede giusto senza perdere il filo del discorso qui sotto trovate Videocracy dalla regia di Erik Gandini un documento molto interessante che offre un punto di vista completamente disinteressato sulla tv e in particolare su quelle di proprietà del presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
Il corpo delle donne è una delle cose più soavi che esista al mondo e non c'è nessun motivo per il quale non debba essere trasmesso in tv ma quando se ne fa uso sproporzionato e strumentale è bene sottolinearlo per rendercene conto.
Dico questo perché guardando Videocracy può sembrare che l'osservazione sulla realtà televisiva contemporanea provenga da una mentalità bigotta e moralista mentre invece, almeno per come l'ho inteso io, mostra il perpetrarsi di uno stereotipo che cerca di imporsi a livello sociale senza lasciare spazio ad alternative con tutte le conseguenze che ne derivano.
Notate inoltre come le riprese fuori campo di alcuni programmi demoliscono in toto quella suggestione tipica che invece avvertiamo quando li guardiamo trasmessi sul piccolo schermo da un'abile regia.
Voglio aggiungere infine che la tv e gran parte dei mezzi di comunicazione oggi non penso siano completamente espressione del suo presidente ma strumento di un'ideologia condivisa e diffusa non solo in Italia visto che determinati format provengono dall'estero e fanno il giro del mondo.
Naturalmente lo spot di questo film non è mai andato in onda e qui trovate parte delle informazioni in merito dal sito La Repubblica.it
Spesso do' per scontato che alcune produzioni siano ampiamente diffuse e conosciute ma se così non fosse approfitto per consigliare The Corporation altro film documentario distribuito dalla stessa etichetta, la Fandango.
Nessun commento:
Posta un commento